28 gennaio 2021

Conoscete la saga cozy mystery "Agatha Raisin"?

 

Cari cucchiaini, degustando la mia tazza di tè e mangiando un delizioso pasticcino, con molto piacere oggi vi parlo di una delle mie saghe preferite che vede come protagonista la brillante (e un po’ burbera) Agatha Raisin. Il primo volume, “Agatha Raisin e la quiche letale” è stato pubblicato – in lingua originale – nel lontano 1992 (dalla St. Martin’s Press), mentre la prima edizione italiana, curata dalla casa editrice Astoria, risale a un ben più recente 2011.

Scritta da M.C. Beaton (di cui parleremo più avanti), l’intera serie si compone di ben trentuno volumi, più alcune brevi short stories che non alterano in alcun modo lo svolgimento delle vicissitudini: possiamo dire che questi volumetti siano dei piccoli, deliziosi, intermezzi.

Descrivere la saga in poche parole è piuttosto semplice: in ogni volume Agatha si trova invischiata nella risoluzione dei piccoli e grandi delitti che avvengono principalmente a Carsely, la piccola cittadina dei Cotswolds (Inghilterra) in cui si trasferisce una volta abbandonata Londra e quella carriera da PR che l’aveva consacrata al successo, ma nelle sue avventure Agatha non è mai sola. Contrariamente a quanto accadeva nel periodo in cui viveva nella City, la nostra investigatrice – nonostante il carattere piuttosto indisponente – riesce a stringere diverse amicizie con gli abitanti del luogo che spesso la aiuteranno, loro malgrado, nella risoluzione dei casi. L’unico rapporto che rimane in piedi anche dopo il trasferimento nel caratteristico cottage di Carsely è quello con Roy Silver, suo assistente all’agenzia di pubbliche relazioni londinese.

I personaggi che incontriamo man mano che procediamo nella lettura sono diversi, tutti ben tratteggiati e diversamente caratterizzati; tra questi mi piace porre l’accento su quelli che assolvono al ruolo di perfetti co-protagonisti:

  • la signora Bloxby, la moglie del pastore. Gentile e sempre disponibile, diventerà la migliore amica di Agatha;
  • Bill Wong, il poliziotto e primo vero amico dell’investigatrice pasticciona;
  • James Lacey, il grande amore, che rincorrerà per buona parte della serie;
  • Sir Charles Fraith, il baronetto, l’uomo che compare e scompare nel cottage (e nella vita) di Agatha;
  • Tony Gilmour, collaboratrice dell’agenzia investigativa che, a un certo punto della serie, la Raisin deciderà di aprire, forte dei successi ottenuti nella risoluzione dei vari casi. Agatha sviluppa un rapporto di amore-odio con la ragazza: diventa estremamente protettiva nei suoi confronti, alimentando però al contempo un sentimento di invidia per la bellezza e giovinezza di Tony.

Agatha, la protagonista, è una donna di mezza età, cresciuta in un ambiente povero, ma che ha saputo costruire la sua fortuna con grandissimo impegno e dedizione. Trascurando la propria vita privata, ha una carriera di grande successo come PR finché, prendendo consapevolezza della solitudine che la attanaglia e degli anni che passano, decide di trasferirsi nella campagna inglese, per ritirarsi a vita privata. Ed è proprio qui che capirà l’importanza dell’amicizia e inizierà a rincorrere quell’amore che, negli anni lavorativi, ha sempre trascurato.

La saga creata dall’abile penna di M.C. Beaton, nel complesso è molto divertente, benché a tratti (e leggendo tra le righe) susciti anche sentimenti di empatia e riflessione, quando ci mostra un’Agatha vulnerabile e sensibile: sono i momenti in cui l’autrice ci spinge – forse inconsapevolmente – a riflettere sui grandi temi della vita (l’amore, l’amicizia, l’importanza delle piccole cose).


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