16 ottobre 2016

Anteprima con estratto di "La mia signora" di Karen Waves

i like it sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anteprime
Buongiorno cucchiaini ^_^
vi devo assolutamente segnalare l’uscita di “La mia signora”, il nuovo lavoro di Karen Waves, autrice di talento, dalla tagliente ironia e spiccata vivacità nel caratterizzare tutti i suoi personaggi.
Dire che adoro i suoi Valentina e Won-ho e la loro strampalata relazione è poco, ma questa volta non si tratterà di loro …e torneremo pure indetro nel tempo perchè si tratterà di una novella storica!

Tra un paio di giorni potremo fare la conoscenza di Corrado e Matilda, lui cavaliere e lei dama di corte che si ritrovano maritati senza conoscersi. Si prevedono fuoco e fiamme all’orizzonde, d’altronde la nostra Karen non ci ha certo abituati a personaggi senza nerbo e costanza.
Non perdetevi l’estratto in anteprima poco più sotto le info generali!
nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / storico 01 - compulsivamente lettrice - 7 pasticcino storico sul blog letterario de le tazzine di yoko

La mia signora: L’amore non è sempre tenero

Karen Waves
Autopubblicato (10 ottobre 2016)
Pagine 82
ebook €
1,990,99 in prevendita, approfittatene!
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TRAMA DELL’AUTORE
Matilda ha solo diciassette anni quando è costretta dal padre a sposare un cavaliere di cui non conosce né volto né nome. Sa di non avere scelta, perché è una donna e di nobile casato, ma mentre viaggia a bordo del carro che la conduce alla nuova dimora decide che gli resisterà il più a lungo possibile.
Per Corrado il matrimonio è la ricompensa per i servizi resi al suo signore Ademaro delle Querce. Grazie alla dote riuscirà a bonificare la palude, ricostruire il ponte e, forse, potrà permettersi un nuovo destriero. Da ragazzo immaginava di sposare una fanciulla di cui poter sognare durante il fidanzamento, non una sconosciuta, e quando vede la figlia degli Zecca per la prima volta vorrebbe che fosse come la dama di un poema cavalleresco, innocente e bisognosa della sua protezione.
Invece Matilda, anche se giovane, è selvatica e combattiva, e non ha alcuna intenzione di cedere alle lusinghe del marito senza combattere.
Sopravvivranno i due giovani sposi all’attrazione violenta che provano senza esserne consumati? E tra ansie roventi e sogni infranti, lo strano sentimento che li unisce potrà mai diventare amore?

Appena ho letto la trama ho pensato “già mi ispira!”.
Sono sicura che ne leggeremo delle belle xD mi spiace solo sia così corto, lo finirò in un attimo sob sob, ma eccovi un piccolo estratto in anteprima: :)
dama e cavaliere - le tazzine di yokoMio signore… ” rispose Corrado, confuso.
“Matilda,” chiamò Raimondo, nel tono secco di chi è abituato a sapersi obbedito all’istante.
Matilda, pensò Corrado, ripetendo il nome nella mente, dandogli forma. Assaggiandolo, sapendo che l’avrebbe pronunciato per il resto della vita.
Matilda: indugiando silenziosamente con le labbra sulla m piena, la prima a aperta, il suono che si chiudeva nella strettezza della t e la i.
Matilda: se fossero stati in un poema cavalleresco avrebbe potuto sognare di lei, portare quel nome con sé immaginando la donna che vi rispondeva, saggiarlo come una nuova, sconosciuta creatura. Si ricordò il ragazzo che era stato, i sogni vaghi di una dama il cui fazzoletto voleva legarsi al braccio. Un ragazzo selvatico, che si aggirava per i canneti durante gli intervalli tra le lunghe ore di addestramento per divenire un cavaliere.
A quel ragazzo sarebbe piaciuto sapere che un giorno la sua dama sarebbe giunta. Avrebbe amato di meno non avere neppure un momento per sognarla, prepararsi a incontrarla di persona.
Era alta, pensò vedendola per la prima volta, osservando la lunga, brusca falcata con cui scese dal carro, il gesto riluttante con cui piegò le ginocchia in quella che si sarebbe potuta a stento chiamare riverenza.
“Mia signora,” le disse, perché il suo nome non gli sarebbe appartenuto finché non si fossero sposati.
La ragazza chinò appena di più la testa, senza dare altra risposta. Voleva vederle il volto, ma era nascosto sotto l’orlo del velo nel quale i capelli erano intrecciati con fiori, le ciocche ramate fermate da pettini smaltati. Il vestito era blu profondo, con una cintura argentata che ne sottolineava la vita sottile.
“Se vorrete riposarvi…”
“Non ne vedo il motivo,” rispose Zecca, sembrando infastidito dal solo suggerimento, un uomo che non voleva attardarsi per gli altri. Accanto a lui Matilda teneva gli occhi fissi a terra.
Guardami, voleva dirle Corrado. Il suo viso era ovale, la fronte alta. Desiderava alzarle il mento con due dita, chiamarla, sussurrarle qualcosa all’orecchio. Non era decente sentirsi così, non quando il suo dovere era farle da guida.
Era giovane, e spaventata, e sua.
le cesoie di busan le tazzine di yokoGià inizio ad adorare sti due, che ci posso fare? La Waves mi fa sto effetto!
A voi non ispira neanche un po’?  ;)

QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
Karen Waves è nata a Vicenza, ma vive a Padova dove studia lingue moderne all’Università. Nella vita reale è accompagnata da un fidanzato paziente e un gatto assassino, mentre in quella immaginaria da un potatore coreano e la sua simpatica “morosa” veneta, i protagonisti de Le cesoie di Busan, Bad girl e Il titolista di Bassano.
La mia signora è la sua quarta pubblicazione nel 2016, una novella storica ambientata nell’Italia del XII secolo.
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