oggi vi parlo del secondo libro della trilogia del Clan degli Otori, di cui mi manca ancora la lettura del terzo e ultimo libro.
“Il viaggio di Takeo” di Lian Hearn è il secondo romanzo di una saga dei tratti fantasy e densa della storica cultura Giappone, non è chilometrica come molte serie che stanno uscendo ora ed è scritta bene.
Una ragazza.
Una scalata.
Una determinazione nascosta.
Un fantasy-storico interamente ambientato in Giappone in una immaginaria epoca Sengoku.
nel piattino abbiamo: fantasy classico / storico
La leggenda di Otori
(Grass for his Pillow)Lian Hearn
Edito da Mondadori (1 gennaio 2003)
€ 16,00 – € 4,20 cartaceo con copertina rigida o flessibile
link diretto all’acquisto cartaceo
[la trilogia è disponibile anche in un unico volume]
TRAMA DELL’EDITORE
Separati da tragici eventi, i giovani Kaede e Takeo sono alle prese ognuno con i propri drammi. Kaede, figlia di Lord Shirakawa, deve subire le conseguenze della sconfitta militare del padre. Dal conto suo, Takeo, erede per diritto del glorioso clan degli Otori, è prigioniero della Tribù, la gente a cui appartiene per nascita, che lo costringe a venir meno al suo amore per Kaede, dalla quale ignora di attendere un figlio. Ma la forza degli eventi è inarrestabile, e Takeo e Kaede, coltivando ognuno i propri talenti, tracciano un solco le cui implicazioni affondano in un futuro imperscrutabile
RECENSIONE DI YOKO:
Tre tazzine …una lettura carina, ma con qualcosa che non convince
Sono ritornata al Giappone feudale arricchito di Lian Hearn con tante aspettative che purtroppo ho visto sfumare in un libro che sembra unicamente di collegamento all’ultimo della serie. Non un brutto romanzo, sia chiaro, piuttosto un libro che non regge il confronto con il primo.
Le vite di Takeo e Kaede vanno avanti separate, ognuno di loro alle prese con i propri problemi. Takeo, erede per diritto del Clan degli Otori dopo la morte di Shigeru, si trova ad essere una specie di “prigioniero” nelle mani della Tribù. La gente di cui dovrebbe far parte, ma tra cui per certi versi si sente un estraneo. Il loro modo di pensare è diverso e si sente sempre più una marionetta nelle loro mani. Il suo desiderio è di ricongiungersi a Kaede, ma se dovesse abbandonare la Tribù sa che per questo andrebbe incontro a morte certa.
La ragazza, dal canto suo, è alle prese con altri tipi di vicissitudini. Tornata a casa deve fare i conti con la sconfitta militare del padre e una società interamente impostata sul maschilismo. Decisa a conservare i domini della famiglia, si vede costretta a giocare con astuzia per salvare se stessa, le sorelle e la piccola vita che porta in grembo.
Ho letto questo libro quando e' stato pubblicato per la prima volta, la magia del primo libro e' impareggiabile ma ricordo questa trilogia con piacere ^_^
RispondiEliminahai già letto anche l'ultimo Ely? migliora rispetto a questo secondo mi auguro u_u _yoko
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