Buongiorno cuplover!
Iimmagino che per una volta sareste più felici di essere definiti icelover, perchè diciamolo, con questo caldo almeno rimanderebbe a un idea di fresco. Non che serva ad abbassare la temperatura, ma comunque veniamo a noi… oggi vi parlo del manga “Kedamono Kareshi” di Saki Aikawa.
Iimmagino che per una volta sareste più felici di essere definiti icelover, perchè diciamolo, con questo caldo almeno rimanderebbe a un idea di fresco. Non che serva ad abbassare la temperatura, ma comunque veniamo a noi… oggi vi parlo del manga “Kedamono Kareshi” di Saki Aikawa.
Kedamono Kareshi
di Saki Aikawa
VOLUMI: 11 (incorso)
VOLUMI: 11 (incorso)
- inedito -
RECENSIONE DI MIKI:
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole… tre tazzine tonde tonde.
Voglio fare una recensione in modo un po’ particolare, forse per via del caldo, quindi per favore venitemi dietro.
Intanto parliamo della trama: Himari, un’adolescente che da piccola è stata vittima di bullismo, sta per tornare nella sua vecchia città a causa del matrimonio della madre. La
ragazza, affetta da sfiga cronica, scopre una volta ritrasferitasi che
la madre si è risposata con il padre del bambino che faceva sempre il
bullo con lei. Il ragazzo, ormai adolescente, è diventato uno
dei più popolari della scuola perchè è un bel ragazzo, anche se non
esattamente il più gentile del mondo. Keita Oogami, che continua a fare
lo (non c’è davvero un modo carino per dirlo) stronzo, si riscopre essere il suo fratellastro e subito inizia a attaccare briga con lei.
Sebbene Himari provi un forte odio verso di lui, ben presto i suoi sentimenti iniziano a complicarsi…
C’era una volta, tanto tempo fa,
una brava mangaka di nome Saki Aikawa che si cimentava in manga brevi,
facendo lavori molto carini. Poi un giorno, finita l’ennesima opera breve di un volume, si mise davanti alla tv e cambiando canale finì davanti a Beautiful (e
qui mi sono immaginata la scena). La sensei pensò: “Potrei scrivere un
manga così lungo e che non va da nessuna parte!”. L’editore pensò che
fosse un idea geniale e questa è la vera storia di come nacque Kedamono
Kareshi.
Sto scherzando ovviamente. Questa è la storia di come, secondo me, nacque “Kedamono Kareshi”.
Sto scherzando ovviamente. Questa è la storia di come, secondo me, nacque “Kedamono Kareshi”.
La sensei Saki Aikawa ha deciso di creare un
personaggio femminile che si fa tante di quelle mentali che, aprendo
una rivendita, diventerebbe multimilionaria, e di metterla insieme a un
personaggio maschile che, per la troppa intraprendenza spesso risulta
odioso. Sinceramente però è inevitabile che Keita sembri odioso o il manga sarebbe ancora più fermo di quello che già è. Keita
è sempre stato innamorato di Himari, lei invece si innamorerà di lui e
qui partiranno tante pippe mentali e la storia, che ruota solo intorno a
questo, diventerà una cosa…. che non so definire.
I due finiranno per mettersi insieme, dopo innumerevoli volumi, per poi lasciarsi nello stesso lasso di tempo che ci metto a mangiarmi un gelato. Il tutto condito con altre pippe mentali che alimenteranno il negozio all’ingrosso di Himari, il cui motto sarà “Pippe per tutti di tutti i tipi, per tutti gli usi”.
I due finiranno per mettersi insieme, dopo innumerevoli volumi, per poi lasciarsi nello stesso lasso di tempo che ci metto a mangiarmi un gelato. Il tutto condito con altre pippe mentali che alimenteranno il negozio all’ingrosso di Himari, il cui motto sarà “Pippe per tutti di tutti i tipi, per tutti gli usi”.
Sinceramente la storia, per quanto banale, era all’inizio molto carina. L’autrice l’ha distrutta dilungandosi troppo. Purtroppo a Saki Aikawa manca la capacità di dare vera e propria profondità ai personaggi e di trasmettere emozioni autentiche. I personaggi
non hanno particolari crescite, non vedi grandi evoluzioni, è solo la
storia che si intreccia e si streccia senza arrivare assolutamente a
niente. Non è come, ad esempio, “Skip Beat!”, che si, l’autrice ha
tirato per le lunghe, ma lo ha fatto anche per permettere alla propria
protagonista di cambiare e crescere, per questo anche al numero 36 la
storia tiene: la protagonista evolve. Non c’è solo un lungo, infinito
tormento per una storia d’amore.
Qui invece il manga è solo questo e 11 volumi ti portano all’esaurimento nervoso. Forse, e dico forse, se si sbriga a tirare una conclusione di qualche tipo, il manga può ancora salvarsi (è ancora in corso), ma se continuiamo così…. Beh, stenderò pietosi veli di carata igenica su Kedamono Kareshi.
Qui invece il manga è solo questo e 11 volumi ti portano all’esaurimento nervoso. Forse, e dico forse, se si sbriga a tirare una conclusione di qualche tipo, il manga può ancora salvarsi (è ancora in corso), ma se continuiamo così…. Beh, stenderò pietosi veli di carata igenica su Kedamono Kareshi.
Per chi vuole provare a leggerselo, il manga è tradotto e editato dalla pagina facebook Shingeki no shoujo, che grazie all’ottima traduzione e a un editing curato, rende il manga molto facile da leggere. Tra i loro progetti ci sono diverse cose carine, quindi per chi ha voglia di leggersi qualcosa online lo consiglio caldamente ;)
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