oggi per la nostra rubrica Una bevuta in compagniaospitiamo Angelo Licata, autore del romanzo “Engel” edito da Mondadori.
Intervista a Angelo Licata
A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Benvenuto nel nostro salottino virtuale, posso offrirti un caffè?
Preferisco un Tè se è possibile
- Chi è Angelo Licata? Questa è la domanda più difficile che si possa fare a qualcuno. Come definirsi? Sono un essere umano, almeno credo, con il bisogno sfrenato di raccontare storie. Scrivo da quando ho imparato a farlo, ma questo è il primo romanzo che pubblico. Nel frattempo ho fatto tante cose, ho letto e visto un numero incalcolabile di libri e film, mi sono innamorato, ho avuto figli, e ho fatto il regista e lo sceneggiatore.
- Com’è nata l’idea che ha portato alla stesura di Engel?
- Il protagonista del romanzo, John Engel, è un ex agente dei servizi segreti vaticani, puoi spiegare ai nostri lettori di cosa si occupano i servizi segreti vaticani? Il SIV ha come compito principale apparente quello di proteggere i beni, la sicurezza e la reputazione del Vaticano. Secondo alcuni il SIV non esiste, secondo altri il suo reale compito è molto più oscuro e misterioso e verrà svelato nel romanzo. John ha lasciato i servizi da anni, ha perso tutto a causa loro, persino uno scopo per continuare a vivere. Si sta lasciando morire infatti, affogando i suoi incubi nell’alcol. Poi accade qualcosa, Reiss il capo del SIV raggiunge John a Londra per convincerlo a tornare in azione. Una ragazza protetta (o forse è meglio dire prigioniera) dal Vaticano è stata rapita. Si chiama Izahel ed è speciale, alcuni la credono un Angelo nel senso letterale del termine. A John queste informazioni vengono nascoste, ma gli viene mostrata una foto con un ritratto di Izahel, quella visione è sufficiente a ridargli uno scopo e fa nascere in lui il desiderio di salvarla.
- L’altra protagonista del romanzo è Izahel: bellissima, misteriosa e letale. Mi parli di lei?
- Un romanzo come Engel non potrebbe esistere senza dei degni antagonisti, in questo caso, gli Esiliati tra cui spicca il personaggio di Sliver. Cosa puoi dirmi di loro? Anche in questo caso, cerco di non svelare troppo. Sliver è il secondo in comando, un uomo incredibilmente affascinante che cela in se una rabbia antica. La sua organizzazione controlla corporazioni potentissime che si occupano della creazione di tecnologie per il miglioramento della vita, ma contemporaneamente costruiscono e forniscono anche armi di distruzione di massa. Questo apparente contrasto nasconde il loro vero scopo, un piano ordito fin dalle origini della nostra storia che cambierà le sorti dell’umanità. La cattura di Izahel, gli scavi nel deserto della Libia e gli sconvolgimenti sociopolitici del pianeta… tutto è collegato.
- Tra gli altri personaggi del romanzo il dottor Davis è senz’altro uno dei più interessanti. Devo dire che, forse, è il personaggio che mi ha stupito maggiormente perché, fin dall’inizio, dovrà camminare su un filo molto sottile per rimanere nelle grazie degli Esiliati. Cosa puoi dirmi di lui? Ti sei ispirato a qualche tuo ex-professore per creare il suo personaggio? Anche io amo molto questo personaggio, è quello con più difetti, con più paure e quindi il più umano. Nella mia testa ha il volto di un importante attore internazionale, purtroppo a cause di direttive di chi ha comprato i diritti cinematografici non posso dirti il suo nome al momento.
- I tuoi angeli hanno sia caratteristiche angeliche che aliene… come hai avuto l’idea di “mischiarle” tra loro?
- Avevi in mente questo particolare finale (chi ha letto il romanzo sa a cosa mi riferisco) fin dall’inizio o l’hai deciso man mano che procedevi con la stesura del romanzo? Sì, durante il lavoro iniziale con Roberto era tutto già perfettamente definito, bisognava solo incidere le pagine bianche per raccontarlo. Ricordo di aver scritto il finale di getto quando mancavano ancora parecchi capitoli da ultimare.
- Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo per condividerla con i nostri lettori? Questa frase si trova alla fine di un capitolo molto importante, potrebbe sembrare criptica ma mi piace molto e in qualche modo racchiude un significato profondo:
- Engel diventerà presto un film per il cinema, puoi anticiparci qualcosa in merito? Notizie sul cast? Come ti senti a sapere che la tua creatura di carta prenderà vita sul grande schermo?
“John si ritrovò immerso nella luce. Gli occhi erano chiusi ma poteva vedere perfettamente. Vedeva i loro corpi uniti, come se fluttuasse sopra di essi. Erano bianco e nero, luce e oscurità, ed erano una cosa sola, un nucleo caldo fatto di parti che si completavano. Attorno a quel centro perfetto turbinavano le stelle creando scie incandescenti.”
Grazie mille per la tua disponibilità, in attesa di andare al cinema a vedere Engel ti faccio un grande in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti futuri.
Grazie a te per la bella intervista. Viva il lupo ;)
Nessun commento
Posta un commento