oggi vi parlo di “Prometto di sbagliare” di Pedro Chagas Freitas, un libro che è stato una piacevole sorpresa.
Se siete attratti da questo libro per via della trama sappiate che è fuorviante, c’entra poco e niente con l’interezza del libro e porta ad iniziarlo con uno spirito diverso da quello che secondo me ci vorrebbe. Uno si aspetta una storia che non arriverà mai …ma ne scopre ben altre!!
nel piattino abbiamo: love story
Prometto di sbagliare
(Prometo Falhar)Pedro Chagas Freitas
Edito da Garzanti (27 agosto 2015)
Pagine 380
€ 16,40 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
L’amore arriva quando smettiamo di essere perfetti Ti ho amato prima di saperlo e forse è solo così che si ama. Il locale è affollato e rumoroso. L’uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l’imbarazzo tradito dal tremito della dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall’ultima volta che l’ha vista, il giorno in cui l’ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n’è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la percuotono, l’uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l’inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l’amore è il filo rosso che lega tutto. Quante volte ci siamo chiesti com’era l’amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L’emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta.
RECENSIONE DI YOKO:
Una lettura che decisamente sfora le 4 tazzine, non da cinque… ma da quattro e un po’
Questo romanzo è stato… una scoperta! Ho scoperto che è assolutamente diverso da quello che mi aspettavo, che la profondità del sentimento è sopratutto nelle piccole cose e che Pedro Chagas Freitas potrebbe scrivere di rape e cavoli che probabilmente il libro finirebbe per piacermi lo stesso.
Sei la mia perdizione e il mio ritrovarmi. Ho bisogno di te per perdermi e ho bisogno di te per ritrovarmi. Se guardo intorno e non ti trovo è tutto perduto.Penso che qualsiasi cosa vi dirò non arriverà mai ad esprimervi la profondita, talvolta grezza, di quello che troverete dentro a queste pagine. Freitas si fa interpretare dell’animo umano, analizzando con occhio attento quella che è la vita di tutti i giorni, le sue sfacettature, i desideri inconfessabili e la mancanza di pudore quando davvero si desidera qualcosa.
Nulla è più pericoloso del ragionevole. […] Un imbecille che ci prova è sempre meglio di un imbecille che sopporta. E io sono il tipo che ci prova.Inizialmente ho cercato di cogliere una connessione tra le varie vicende. I nomi dei protagonisti non vengono mai, o quasi mai, citati, per cui fino a un terzo del libro sono andata avanti a leggere pensando che in qualche modo tutti gli stralci di vita che l’autore mi portava ad assaporare fossero parte di un tutto, invece alcuni elementi poi ti portano a capire che non c’è nesso e… rallenti. E’ come se fino a quel momento avessi fatto una maratona in avanti, poi è come se tiri il freno a mano perchè tanto non c’era fretta di arrivare all’ultima pagina …ed è qui che inizi davvero ad assaporare le pagine.
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