Amanti del fantasy con quel pizzico di urban che non guasta mai “Quella notte il vento” di Rossella Romano fa per voi! Credo potrebbe piacere a chi ha apprezzato “Gala Cox” o la serie de “I diari della mezzanotte” di Scott Westerfeld, inoltre sappiate che è un libro unico, niente serie infinite davanti a voi.
nel piattino abbiamo: paranormal / love story / contemporaneo / fantasy classico
Quella notte il vento
Rossella RomanoSelf (7 marzo 2015)
Pagine 468
€ 15,59 cartaceo – €
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TRAMA DELL’EDITORE
Fani decide di trascorrere l’estate dopo il diploma nella casa della nonna paterna, in collina. Cerca pace e riposo, ma non solo.
Da tredici anni tutta la famiglia ha rotto i ponti con la donna, per una lite di cui, a casa sua, nessuno parla mai.
La ragazza, un po’ per gioco, un po’ seriamente, si è convinta che la nonna Epifania, di cui porta il nome, nasconda un segreto inconfessabile. Fani non lo sa, ma il vento ha già cominciato a chiamarla. Soffia dalle profondità del bosco, di notte, portando fino a lei uno stormo di creature alienate, nate col solo scopo d’impedirle di rispondere al suo richiamo; di seguirlo fino all’accesso ai territori misteriosi, stupefacenti, ma anche pericolosi, da cui proviene.
RECENSIONE DI YOKO:
Quattro tazzine e mezzo!
La prima cosa che colpisce di questo libro non sono i personaggi, ne la trama, ma la bella scrittura dell’autrice. Si inizia ad amare anche quando i connotati del romanzo non sono ancora del tutto chiari, riesce a farci vedere il mondo – il suo mondo – attraverso le percezioni di ognuno di noi, rendendolo …reale.
“Quella notte il vento” è una lettura dai marcati connotati fantasy che spalanca le porte della fantasia, dimostrando una gran dose di originalità… questo a partire da determinate scelte dell’autrice, come l’impostazione stilistica particolare, che mischia lettere della protagonista a spezzoni in terza persona che aiutano a dare quella visione d’insieme che altrimenti mancherebbe. E’ proprio il caso di dire che a volte le scelte azzardate pagano!
Fani, che iniziamo a conoscere attraverso le lettere che scrive a un certo Arci (fino a metà libro vi assicuro che mi sono scervellata dietro a chi fosse questo fantomatico personaggio), ha finito da poco il liceo e ha deciso di passare l’estate a casa della nonna con cui da anni ha pochissimi contatti. Inizialmente le sue vacanze si prospettano davvero monotone, dove l’unica attrattiva è rappresentata dalla figura di questa anziana donna perspicace, attenta, a volte anche un pò puntigliosa, ma dall’animo estremamente dolce. Fani imparerà a conoscere lei, la sua casa, e il bosco che la circonda, iniziando a notare quelle lievi diversità che spesso sfuggono a un occhio meno che attento. Il vento sembra davvero chiamarla o se lo è immaginato? Cosè quella sensazione di paura viscerale che sembra coglierla quando guarda intensamente alcune ombre? E cosa è quello strano colonnato in rovina su in alto, in quella radura?
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