Oggi per la nostra rubrica Una bevuta in compagnia abbiamo il piacere di ospitare Virginia de Winter, autrice della saga Black Friars: L’ordine della Spada, L’ordine della Chiave, L’Ordine della penna, L’Ordine della Croce.
Intervista ad Virginia de Winter A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Benvenuta nel salottino virtuale del blog delle Tazzine, Virginia. Gradisci una tazza di thè o una cioccolata?
Del tè, grazie! E’ la mia grande passione, adoro l’English Breakfast e il Prince of Wales, con latte e zucchero e, d’estate, freddo con fette di limone.
- Chi è Virginia de Winter? Quali sono le tue passioni, oltre alla scrittura? La mia primaria passione è leggere, non esco mai senza il mio kindle e le centinaia di libri tra i quali posso scegliere; è più forte di me: se non ho un libro dietro comincio ad agitarmi, tutto il tempo mi sembra sprecato. Ho una passione per le serie tv e, devo confessare, anche per i reality di cucina. Guardo tutti quelli che posso, specialmente mentre sto scrivendo. Amo il pattinaggio su ghiaccio e il mare, lo shopping e girare per mercatini antiquari.
- Il percorso che ti ha portato a pubblicare con Fazi è molto interessante, so che scrivevi delle bellissime fan fiction sul sito EFP e che sei stata contattata da una scout della Fazi, ti va di raccontarmi com’è andata e quali emozioni hai provato?
- Parliamo della tua saga: l’avevi concepita fin dall’inizio come una quadrilogia? No, affatto. Non avevo preventivato un numero preciso – anche adesso ne tirerei fuori altri tre, per dirne una – ma sapevo che non sarebbe stato un libro singolo. Con me non lo è quasi mai perché mi affeziono a mondi e personaggi e non sono mai capace di mettere veramente un punto fermo. Il mio marchio di fabbrica, qualsiasi cosa io scriva, dal romanzo alla fanfiction al racconto, ha un marchio di fabbrica abbastanza irritante: un finale sempre e in qualche modo aperto. E’ più forte di me, mi fa male il cuore e non riesco a finire nulla. Dopo aver finito il primo avevo pensato che comunque ce ne sarebbero voluti almeno altri due per completare quel segmento di storia poi ho sentito il bisogno fulminante di scrivere la storia di Axel Vandemberg e così sono diventati quattro.
- Cosa puoi raccontarmi della protagonista Eloise?
- Axel e Ashton sono due personaggi molto diversi tra loro, entrambi in grado di far palpitare il cuore delle lettrici cosa puoi raccontarmi di loro? La differenza fondamentale è che uno è umano e l’altro non lo è, né finge o aspira a esserlo. Ashton Blackmore è del tutto in pace con la sua natura di vampiro, ama gli umani e li protegge in ogni modo possibile ma guarda a quella che una volta era la sua condizione con la stessa tenerezza con cui si potrebbe pensare a un giocattolo posseduto all’età di cinque anni. E’ uno dei motivi di massimo scontro con Axel: Ashton ragiona in termini di secoli, Axel vive il presente con l’esperienza di chi ha rischiato e ha perso tutto almeno una volta. Ashton Blackmore ha secoli di vittorie e sconfitte, grandi dolori e rimorsi sulla coscienza, Axel Vandemberg però, paradossalmente, è il più tenebroso e tormentato tra i due. Sono bastati infatti appena diciotto anni di vita per cancellare dalla sua anima l’innocenza. E’ solo Eloise a mantenerlo integro e questo lui lo sa bene.
- Qual è stata la soddisfazione più grande che hai provato durante il tuo percorso di scrittrice?
- Ho letto che il tuo prossimo romanzo verrà pubblicato da Mondadori, prima di tutto ti faccio i miei complimenti! Puoi accennarmi qualcosa su questo nuovo libro? Si tratta di una nuova saga? Grazie! Ancora purtroppo non posso dire nulla. Al momento ho terminato un solo libro e non so ancora se avrà un seguito o meno.
In attesa di leggere il tuo nuovo romanzo, ti faccio i miei migliori auguri per tutti i tuoi progetti. Grazie mille per essere stata nostra ospite.
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