Intervista a Pierpaolo Mandetta
A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Assolutamente caffè. Cinque tazze!
- Parlami di te: chi è Pierpaolo? Sono un ragazzo normalissimo. Un po’ timido e ritroso. Ho sempre fatto il barista nel mio piccolo paese, Paestum (Sa). Adoro il verde, il cinema, e ho un piccolo orto. Nel tempo libero scrivo, tantissimo. Mi son da poco trasferito a Bologna, sperando di attecchire qui.
- Quali sono i tuoi libri e i tuoi autori preferiti? Non sono uno di quelli da “preferito”. Leggo quel che capita. Di certo, amando il fantasy, non posso che scadere ne La storia infinita, come libro del cuore, e ora sto leggendo Mi raccomando: tutti vestiti bene, di Sedaris.
- Quando è nata la tua passione per la scrittura? Inspiegabilmente, a 21 anni. Nessun passato da avventore della letteratura. Anzi, son sempre stato un disastro a scuola fin da piccolo. Odiavo i libri, studiare, la grammatica la conoscevo appena. Poi un giorno mi sono accorto che avevo un sacco di idee in testa, e così ho rigato dritto e mi son creato un mio percorso, recuperando tempo perduto e seguendo un corso alla Scuola Holden di Torino.
- Ti va di raccontarmi com’è nata la storia che ha portato alla stesura di La Legge dei Lupi Nobili? Penso dall’ingiustizia. Fin da bambino non l’ho mai tollerata, e le nostre vite ne sono piene. Essendo timido e schivo, ho sempre osservato molto il mondo e i suoi aspetti, e così ho voluto raccontare a modo mio le sue dinamiche, attraverso un urban fantasy.
- Mi racconti qualcosa di Michael, il protagonista? Michael è fuori dallo stereotipo dell’eroe. È un ragazzo odioso, piagnucolone e apatico. Tuttavia ha un grandissimo pregio, che lo rende unico: non riesce a sentirsi simile a nessuno. Così diverso da avere una sua visione delle cose, e così solo da non essere attaccabile da tutte le lussurie pericolose della società.
- Oltre a Michael, l’altro protagonista è Noah, un guerriero della luce, la cui anima vive dentro Michael provocando non pochi problemi al ragazzo. Mi parli di Noah? Noah è il mio mito. È un ragazzo prescelto per salvaguardare il bene, e invece ribalta le cose: risponde al male col male. È crudele, insensibile, disturbato. Ma è geniale, e forse il solo ad aver capito che le azioni cattive dell’uomo sono inesauribili, e dunque la fatica per contrastarle è inutile.
- Nel tuo romanzo sono presenti le forze del bene e quelle del male. Lupi e Guerrieri della Luce. Ti va di parlarmi di questi due schieramenti contrapposti? È più o meno ciò che guardiamo tutti i giorni. Guerre e missionari, ladri e benefattori. L’essere umano è diviso a metà, genera ogni giorno il bene e il male. Dal male scaturiscono i Lupi Nobili, che sono le peggiori intenzioni dell’uomo, e siccome il male uccide, la dea del mondo (La Gentile Signora) ha plasmato ciò che di buono c’è sulla Terra per richiamare i Guerrieri della Luce, persone con chiavi magiche, che simboleggiano dei valori e combattono i Lupi.
- I Lupi rappresentano il male, per quale motivo hai scelto proprio la figura del lupo? Mi ha sempre affascinato. È un animale aggressivo come un leone, ma più raffinato e meno imponente. Ai miei occhi è nobile.
- Uno degli elementi cardine del romanzo sono i sogni. Puoi spiegare ai nostri lettori che ruolo hanno nel libro? I sogni sono l’ago della bilancia. Possono condurre il mondo alla riflessione, o all’autodistruzione. Credere nei sogni, a volte, può portare alla delusione, alla sconfitta, e dopo alla rabbia, all’odio, e dunque sognare non è per tutti come si tende a credere. Sognare è un lavoro serio. Sognare da il potere più grande di tutti: quello di creare nuovi mondi.
- Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo da condividere con i nostri lettori?
- Hai in progetto altri romanzi? Sì, un paio, ma per ora sono in fase di assestamento a Bologna e allora mi fermo. Intanto, a dicembre uscirà un romanzo commedia, Un cuore satellite, per le edizioni Renbooks, e ne sono molto felice.
"Essere un Guerriero della Luce vuol dire difendere le persone che si amano”
Ti ringrazio per la tua disponibilità e ti faccio i miei migliori auguri per la tua carriera.
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