4 giugno 2017

Ultimo appuntamento con la special guest di maggio: due chiacchiere con Debora De Lorenzi

Buon giorno cuplovers!
Oggi ospitiamo nel nostro angolino letterario Debora De Lorenzi, la nostra special guest del mese di maggio. Il fortunato vincitore del fan del mese si porterà a casa l’ebook di L’imbroglio dell’anima che abbiamo recensito QUI e non scordatevi di dare uno sguardo al dreamcast QUI.


Intervista a Debora De Lorenzi
A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Benvenuta Debora, accomodati pure nel nostro spazietto virtuale.
Grazie. È sempre un piacere ritrovarmi in Vostra compagnia.
  • La versione che ho letto de “L’imbroglio dell’anima” è una riedizione di una versione precedente. Che differenze ci sono tra la prima edizione e questa? Come mai hai sentito la necessità di riprendere in mano questa storia?
  • La prima edizione che mi è valsa il premio “Parole di carta” con Butterfly edizioni, in effetti è stata scritta circa un decennio fa. Il desiderio di fare sempre meglio unito alle ricorrenti richieste da parte dei lettori di continuare la storia delle streghe Mcdonnell mi hanno esortata a rimettere in gioco la vicenda. Così una volta libera da vincoli editoriali, ho iniziato a trasformare il romanzo riscrivendolo con uno stile più fluido, caratterizzando meglio alcuni personaggi e aggiungendo inediti, preziosi episodi, chiave di connessione a Flame (in stesura), di cui ho pubblicato un prequel all’interno di questa nuova edizione dell’Imbroglio dell’anima.

  • Protagoniste indiscusse del romanzo sono le streghe Mcdonnell, mi parli di questa famiglia e delle loro origini?
  • La genealogia Mcdonnell ha inizio intorno al 1620 in Irlanda da due misteriose gemelle, legate a una profezia… Dal romanzo:
    Durante le cruente battaglie contro i protestanti britannici, un elevatissimo numero di irlandesi originari, perse brutalmente i propri cari, si vide espropriare con la forza i propri possedimenti, quando non donò addirittura la vita stessa per difendere il proprio diritto al cattolicesimo, rifiutando di essere schiacciato e distrutto. La fame e le epidemie fecero il resto a un Paese di per sé povero e compromesso dalle continue occupazioni. Le Mcdonnell non restarono certo indifferenti a tutto ciò. Si adoperarono infatti, fornendo quanto restava dei propri beni per il sostentamento dei compagni, oltre che partecipare attivamente ai combattimenti. Divennero maestre nel guarire sia il corpo sia lo spirito dei loro protetti. Pertanto, le antiche conoscenze così profondamente radicate in loro, in questo contesto si ampliarono. Quando le erbe e i cristalli non furono più sufficienti a lenire le sofferenze dei loro compatrioti, arrivarono al punto di affidarsi all’ancor più antica cultura per chiedere un aiuto soprannaturale: quello degli spiriti. Dalla mescolanza di sacro e profano Niamh (chiara, luminosa – in celtico) e Naomh (sacra – in celtico) Mcdonnell, grazie a tali insolite capacità medianiche e guaritrici, si aggiudicarono con merito, l’appellativo di streghe.”
  • Le donne protagoniste del romanzo hanno tutte un carattere ben definito, sono molto diverse l’una dall’altra e ciascuna di loro dovrà affrontare il proprio destino. Mi parli di Bleine, Eilise e Charlotte?
  • Le donne Mcdonnell, come dicevo in precedenza, sono tutte streghe, tutte frammenti di un’antica profezia, tutte soggette alla tentazione e al sacrificio. Bleine, nonna di Charlotte è volubile, passionale, una tra le più potenti, legata a uno spirito maledettamente seducente, inevitabilmente dannato. Nonostante le sue inclinazioni, il suo intervento a favore di Charlotte sarà fondamentale per l’avverarsi della profezia. Eilise, figlia di Bleine, madre di Charlotte è la più atipica. Soffre per la sua condizione di strega, non accetta se stessa, né la profezia che designa la figlia come predestinata. Sarà causa di parecchi guai, nonostante evitare proprio questi ultimi sia il suo intento. Charlotte è l’eroina della vicenda, la designata dalla profezia come Signora della luce e delle tenebre; i suoi poteri sono inimmaginabili. Non solo accetta il suo ruolo, ma ne è entusiasta! Pragmatica, combattiva, coraggiosa, appassionata. A lei è destinato uno spirito immortale (i due si ameranno perdutamente) che da secoli protegge in gran segreto le streghe e che sarà al suo fianco nella battaglia finale. Tuttavia non è il solo a tormentare il cuore di Charlotte…

  • Che cosa sono gli spiriti sospesi? Cosa li lega alle donne Mcdonnell?
  • Nel romanzo sono presenti due tipologie di spiriti sospesi, i primi sono guerrieri caduti in battaglia che attendono l’intervento di Charlotte e il compiersi della profezia per raggiungere la pace. I demoni affiancano Màedòc per evitare prima l’avverarsi della profezia e poi per annientare Charlotte. In tutto questo è inevitabile il legame tra una strega e uno spirito da lei evocato mediante il quale verranno trasmessi i poteri sovrannaturali alla loro progenie.

  • Tra gli spiriti, il più affascinante è di sicuro Eamon che si legherà a Bleine, cosa puoi dirmi di lui? Hai mai pensato di scrivere una novella su questo personaggio così affascinante?
  • Eamon è intrigante e imprevedibile. Bello e maledetto. È un demone, quindi un cattivo, evocato da una giovane, ingenua Bleine che finirà con l’innamorarsene. Compie indicibili nefandezze nei confronti del genere umano e altrettanti gesti galanti e impareggiabili verso la sua amata… è tra i personaggi più amati dalle lettrici, per questo ho aggiunto nella nuova edizione qualche episodio in più che lo riguarda… Scrivere ancora su di lui? Forse…

  • Parlami dei poteri delle streghe Mcdonnell.
  • Le Mcdonnell nascono come guaritrici, esperte conoscitrici delle capacità curative delle erbe e degli antichi riti celtici. Venerano la natura come elemento stesso dell’universo e del potere, di conseguenza traggono forza dai suoi elementi (terra, aria, acqua, fuoco). In seguito il legame con gli spiriti garantirà alla stirpe alleanze e facoltà sempre più straordinarie.

  • Tutti i romanzi urban fantasy hanno bisogno di un cattivo. Nel tuo romanzo, ad opporsi ai protagonisti, c’è Màedòc: cosa mi puoi dire di lui?
    Màedòc è il primo spirito richiamato in vita. Evocato da Neasa come mentore diviene in seguito il suo amante. Avrebbe dovuto proteggere le gemelle Niamh e Naomh, ma una volta scoperta la profezia cede all’avidità e si converte all’oscurità trasformandosi definitivamente nel nemico giurato della progenie Mcdonnell.
  • Parlami di Damien e di Manuel, del legame che c’è tra loro e del loro rapporto con Charlotte. Ritroveremo Manuel nel tuo prossimo romanzo?
  • Difficile parlarvi di questi personaggi senza rischiare di svelarvi troppo… Damien è l’unico maschio della dinastia Mcdonnell; un soldato formidabile, avvenente, coraggioso e fiero che occultandosi combatte tra le dimensioni (terrena e spirituale) per favorire l’avverarsi della profezia. Rivelerà a poche elette, e solo in caso di necessità, la propria esistenza. Lui stesso è parte della profezia, è infatti scritto che sarà destinato alla prescelta e che instaurerà con lei una sorta di legame indissolubile. Manuel appare fin dall’inizio del romanzo. Affascinante, riservato e imperscrutabile, dal passato misterioso che svelerà soltanto in parte per soddisfare le curiosità di Charlotte. Non è uno spirito come Eamon e non è uno stregone, eppure è parte fondamentale della profezia e contro ogni prognostico, nonostante Damien, anche lui ama Charlotte Mcdonnell… come direbbe lui stesso “è complicato!”. Il legame che unisce i tre personaggi menzionati ha stimolato moltissimo la fantasia dei lettori che mi hanno pregato di continuare la storia. Per scoprire se ho esaudito o meno le richieste, non vi resta che leggere Flame…

    Grazie per essere stata nostra ospite.
    Grazie a Voi per avermi ospitata di nuovo, onorata…
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