23 giugno 2017

Recensione a “Il sogno di Keribe” di Ilaria De Togni

Buon giorno cuplovers! Oggi vi parlo di un romanzo molto particolare: “Il Sogno di Keribe” di Ilaria De Togni.


Risvegliata dal grande mare dell’Orlog, Erinke è una giovane ridestata dotata di una vita lunghissima e con il dono della visione, in molti le daranno la caccia, altri l’aiuteranno nel corso del suo lungo viaggio. Riuscirà ad arrivare sana e salva a Nimpha?
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Il sogno di Keribe

Ilaria De Togni
Edito da Gargoyle Books (27 novembre 2016)
Pagine 319
€ 16,50 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Esiste un luogo chiamato Keribe, una dimensione onirica dove le coscienze ritrovano corporeità dopo la Prima Morte. I misteri di questo mondo sono celati da quattro confini invalicabili. Da uno di essi, l’Orlog, l’oscuro mare innavigabile, nasce Erinke. Trovata sulla riva da un contadino che decide di prendersene cura, scoprirà che quelli come lei sono considerati una leggenda, cosi come la storia del loro antico genocidio. Come altri ridestati, Erinke prova emozioni umane pur non essendo tale, perché lei è qualcosa di diverso, apparentemente immutabile ed eterna come le onde del mare che l’hanno generata. Le sue ferite guariscono rapidamente e il suo sangue può ridare la vita ma in esso scorre la stessa oscurità dell’Orlog che le mormora il terribile destino che incombe sul mondo, nel tentativo di riportarla nel suo grembo. Erinke dovrà resistere a questo richiamo e allo stesso tempo sfuggire ai Guardiani dei Confini che la stanno cercando. Affronterà un pericoloso viaggio verso il Nord, per essere accolta dalla potente Nimpha: l’unica istituzione che può proteggerla. Nel frattempo, nella lontana Helbindir, l’antico ridestato e capitano della Resistenza sta arruolando seguaci per dichiarare guerra agli uomini e riportare la sua razza agli originari fasti. Tra i cercatori incaricati di trovare i nuovi figli dei Confini c’è Ruben, che s’innamorerà di Erinke. Anziché catturarla, la convincerà a seguirlo, sedotto da un ideale che, ancora non lo sa, porterà Keribe sull’orlo di una spaventosa guerra tra i Mondi.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Tre tazzine e mezza… la classica lettura che si definisce carina.
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Il Sogno di Keribe si è rivelato una lettura piacevole, è un romanzo ben scritto, con un mondo fantasy ben strutturato e un paio di ottimi colpi di scena finali.Devo però confessarvi che, nonostante questi punti a suo favore, la lettura non mi ha catturata come immaginavo e i personaggi non mi hanno particolarmente colpito.

Il romanzo inizia da una nascita: una ragazza scaturisce dal mare dell’Orlog uno dei Confini di Keribe, ritrovata da un uomo di nome Cristof, Erinke scopre di essere una ridestata, la ragazza non sa nulla dell’essere ridestati e del mondo e, se vuole sopravvivere, dovrà imparare a combattere. I ridestati sono creature simili ai vampiri. Sono quasi immortali e alcuni di loro nascono con dei doni particolari. Il loro sangue è estremamente potente ed è in grado di far risanare le ferite e di allungare la vita. Per questo motivo se, da un lato, gli umani invidiano la vita immortale dei ridestati, in molti sono pronti a servirli pur di ottenere un po’ del loro prezioso sangue come ricompensa. I ridestati non invecchiano ma, col passare dei secoli, qualcosa in loro si consuma.

Il risveglio di Erinke non è passato inosservato e il capo della Salamandra, sedicente signore dei ridestati, Selah è deciso ad arruolare le nuove leve nel suo gruppo. Selah è stato un grande guerriero e desidera che i ridestati conquistino il loro posto in un mondo governato dagli umani ma c’è altro oltre a questo e la sete di vendetta di Selah potrebbe essere la rovina per tutti loro. Selah è un personaggio interessante, è fermamente convinto di fare il meglio per la sua gente, odia profondamente gli umani che gli hanno portato via l’amata sorella. In un passato lontano, come in una vecchia favola, i ridestati resi arroganti dalla loro immortalità, decisero di sfidare gli dei. Umani e ridestati tentarono di oltrepassare uno dei Confini che separano Keribe dagli altri mondi. Come punizione per la loro arroganza, i Guardiani li uccisero e, da allora, come monito, danno la caccia a tutti i ridestati nati a Keribe.

Selah brama vendetta sugli uomini.Gli umani, d’altro canto, invidiano l’immortalità dei ridestati e li temono allo stesso tempo: è dunque impossibile una convivenza?
Spinta dalle parole di Cristof, Erinke abbandona l’unico luogo che abbia mai chiamato “casa” per raggiungere la lontana Nimpha, l’unico posto sicuro per i ridestati, peccato che il viaggio la condurrà in luoghi pericolosi dove incontrerà amici e nemici.
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