6 giugno 2017

Blogtour+Giveaway “The Raven Rings – La figlia di Odino” tappa 4: recensione in anteprima + 10 motivi per leggerlo


Buonasera cuplovers, oggi ospitiamo la quarta tappa del blog tour dedicato a “La Figlia di Odino” di Siri Pettersen, in questo appuntamento ci occuperemo della recensione e dei dieci motivi per leggere questo meraviglioso fantasy.

In una terra di miti, leggende e magia, Hirka è una giovane Senzacoda, cresciuta tra gli scherzi e le sfide con l’amico di infanzia Rime, ma l’ombra del giorno del Rito incombe su di lei. In un mondo dove tutti sono in grado di evocare quale destino attende una ragazza priva del Dono? Magia, avventura, amore, mistero, intrighi e tradimenti in un fantasy epico splendido come non ne uscivano da tanto tempo.
nel piattino abbiamo: fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko

La Figlia di Odino
Raven Rings vol 1

(Dziecko Odyn∧)
Siri Pettersen
Edito da Multiplayer Edizioni (08 giugno 2017)
Pagine 640
€ 21,00 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Immagina di essere privo di qualcosa di cui tutti gli altri dispongono. Qualcosa che rappresenta la prova della tua appartenenza a questo mondo. Qualcosa di talmente vitale, che senza di esso sei una nullità. Una piaga. Una leggenda. Un essere umano. Hirka, che ha quindici inverni, all’improvviso apprende di essere una figlia di Odino, una creatura putrida e senza la coda, proveniente da un altro mondo. È disprezzata, odiata e scacciata da tutti. Non riesce più a trovare una propria identità, e qualcuno la vuole eliminare affinché tutto ciò rimanga un segreto. Ma ci sono cose ben peggiori degli esseri umani e Hirka non è l’unica creatura ad essersi introdotta attraverso i portali…

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Direttamente nei miei preferiti…cinque tazzine tondissime!
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Ho davvero adorato questo romanzo, ha tutto quello che voglio in un fantasy: un mondo complesso e ben strutturato, con i suoi riti, i suoi dei, la sua magia, dei personaggi meravigliosi, intrighi, misteri e anche una certa di dose di crudezza. Non mancano dei cattivi di tutto rispetto, un colpo di scena assolutamente inaspettato e una storia d’amore che mi ha fatto fare il tifo fino all’ultimo per i due protagonisti.
La Figlia di Odino mi ha tenuto incollata alle pagine dall’inizio alla fine, l’ho adorato e non vedo l’ora che esca il seguito!

Il romanzo si apre con una bambina ritrovata nella neve. Un uomo, Thorrald, deve prende una decisione: tenere la bambina o lasciarla al suo destino? Dopo averle tagliato la coda, l’uomo decide di allevare la bambina come se fosse sua, lasciando al lettore mille interrogativi: perché l’ha fatto? Cosa nasconde la bambina? E perché doveva morire?
Anni dopo la nostra Senzacoda ha una vita tranquilla, lei e il padre sono guaritori, conoscono le erbe e le loro proprietà e anche se in molti la evitano per via della sua menomazione, Hirka ha un migliore amico su cui contare: Rime. Lei e Rime sono amici fin dall’infanzia e hanno uno di quei rapporti su cui, nonostante il passare degli anni, si può sempre contare per quanto i due ragazzi ora siano più lontani che mai. Rime è il rampollo di una delle più potenti famiglie del Consiglio, l’organo di potere che controlla tutti i regni, il suo destino è già scritto e lo vede seduto tra i membri del Consiglio a decidere le sorti del mondo e a interpretare le parole del Veggente. Il Veggente è il capo supremo di tutta Imslanda, un di dio invincibile le cui parole sono legge. Mentre Hirka è una Senzacoda, tenuta a distanza da tutti, la differenza tra loro è troppo grande eppure sarà proprio a Rime che Hirka chiederà aiuto per salvarsi la vita. Tutti sanno evocare, è una cosa normale come respirare, eppure, per quanto si sforzi, Hirka non è mai riuscita a sentire la terra, a entrare in connessione con quello con la circonda e ad evocare. Il giorno del Rito si avvicina, il giorno in cui tutti i ragazzi della sua età, dovranno provare di sapere evocare davanti al Consiglio ma Hirka non è in grado di farlo: quale sarà il suo destino?

Hirka dovrà venire a patti con una verità terribile, lei è una Figlia di Odino, il marciume, e, se le storie sono vere, basta un suo tocco per mandare la gente in putrefazione. In poco tempo tutto il mondo di Hirka va in frantumi, non potrà mai evocare, non potrà mai essere come gli altri e, se il Consiglio dovesse scoprirla, la bruceranno sul rogo. Nonostante il profondo legame che la lega a Rime, la ragazza non riesce a confidarsi nemmeno con lui, si sente diversa, sbagliata, un’appestata, una creatura che non dovrebbe nemmeno trovarsi lì perché quello non è il suo mondo.
Rime, dal canto suo, deve vedersela con Ilume: sua nonna, nonché capo del Consiglio. Ilume è una donna… non giriamoci troppo intorno: l’ho davvero detestata. Dispotica, egoista, priva di scrupoli, intransigente, mi chiedo se abbia mai voluto davvero bene a qualcuno in vita sua. Se vuole bene al nipote, ha davvero uno strano modo di dimostrarlo. A Ilume importa solo del potere, del prestigio della famiglia e non riesce ad accettare che suo nipote ed erede voglia rinunciare a quel potere per diventare Kolkagga, uno degli assassini che lavorano per il Veggente. Rime è un ragazzo forte, valoroso e crede fermamente nelle parole del Veggente. Il Veggente è qualcosa di sacro, ogni sua decisione è giusta, è un faro nella notte, qualcosa a cui aggrapparsi: è un dio. Rime dovrà mettere in discussione tutte le sue convinzioni e trovare il coraggio di scoprire la verità che il Consiglio nasconde. Il suo personaggio è quello che matura di più nel corso del romanzo e l’unica cosa su cui potrà davvero fare affidamento sono i suoi sentimenti per Hirka.
Ma non ci sono solo sale del Consiglio e Dei, ci sono intrighi di potere, uomini disperati e malvagi, cerchi di pietre e un antico nemico che sta tornando: Orbi e Figli di Odino potrebbero camminare di nuovo tra loro, le vecchie leggende sono vere e chissà cos’altro potrebbe giungere dai cerchi di pietre.

Un romanzo davvero meraviglioso, intriso di leggende nordiche e magia, con due protagonisti pronti a tutto pur di stare insieme. Un’avventura incredibile che vi trascinerà tra le sue pagine, un mondo complesso e meravigliosamente costruito con le sue città sconfinate, i muri e le montagne. Potrei dire tante cose su “La Figlia di Odino” ma il succo è che dovete leggerlo, posso solo aggiungere che non può davvero finire così e che non vedo l’ora di leggere il seguito.
E Rime non sarebbe mai stato suo, e non contava quanto del suo cuore appartenesse a lui.”
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler
Hirka e Rime si ritroveranno ben presto nemici, lui, un Kolkagga, incaricato di catturarla dopo che il Consiglio ha scoperto che Hirka è una figlia di Odino, lei, una ragazza in fuga. Eppure, Rime non esita nemmeno un secondo a contravvenire agli ordini e ad uccidere i suoi stessi compagni pur di salvarla.
Il sentimento che lega Hirka e Rime non ha bisogno di parole o di dichiarazioni struggenti eppure è molto più intenso e bello di tante storie d’amore dove i protagonisti si dichiarano i loro sentimenti ogni quattro righe.

Il finale del romanzo è ricco di rivelazioni scioccanti: e se il Rito non servisse a proteggere la gente ma se il Consiglio lo usasse per aumentare il proprio potere? Il Consiglio sottrae il dono alle persone per assicurarsi che nessuno possa essere più potente di loro e per non dover ammettere altre persone nel Consiglio. Sono davvero meschini.
Non mi sarei mai e dico mai aspettata che il Veggente non esiste. Il vero Veggente è morto e il Consiglio, disperato all’idea di perdere il proprio potere, ha mentito per tutto questo tempo, nella convinzione che dare agli uomini qualcosa in cui credere fosse più importante della verità. Gli uomini hanno bisogno di qualcosa in cui credere, qualcosa che li protegga dalle tenebre e, anche se si tratta di una menzogna, sarebbe troppo crudele privarli di questa certezza, di qualcosa che ha retto le loro vite per secoli.
Purtroppo, per il bene di tutti, Hirka deve varcare le pietre, recandosi nel mondo da cui vengono gli Orbi e i Figli di Odino e lasciare per sempre Rime e tutto quello che conosce, altrimenti il portale rimarrà sempre aperto e gli Orbi torneranno. Hirka decide di rinunciare a un mondo dove non viene accettata ma che è anche l’unico mondo che conosce e deve lasciare il ragazzo che ama con tutta se stessa.
Adoro Rime e Hirka, sono una di quelle coppie che fanno battere il cuore e sospirare e per cui non si può non fare il tifo e, visto che lui ha promesso di trovare un modo per raggiungerla, spero tanto che nel prossimo romanzo, in qualche modo, si ritroveranno. Hirka sparisce tra le pietre: cosa la attende al di là di esse?
FINE spoiler
Magia, amore, intrighi, battaglie, mostri, leggende tutto questo e molto di più in questo bellissimo romanzo. Se amate il fantasy fatevi un favore: leggetelo.

DIECI MOTIVI PER LEGGERLO

1 Il mondo creato da Siri Patterson è incredibilmente vasto, ha il fascino delle antiche favole nordiche, tra palazzi incredibili e panorami mozzafiato.
2 I personaggi sono caratterizzati benissimo, vi appassionerete alle loro vicende e non potrete fare a meno di fare il tifo per loro.
3 Originalità e magia. Ci sono davvero molte cose originali in questo romanzo, dall’esistenza dei Kolkagga, al fatto che tutti gli abitanti di questo mondo hanno una coda per non parlare della magia che impregna tutte le pagine del libro.
4 Intrighi e giochi di potere: ci sono molti personaggi interessati solo al potere e in costante lotta tra loro e il lettore non ha la benché minima idea di chi, alla fine, si rivelerà il male minore.
5 I colpi di scena… pur non anticipando nulla vi posso dire che, verso la fine del romanzo, vi attende un clamoroso colpo di scena e che, almeno per quanto mi riguarda, l’autrice mi ha ingannato per bene.
6 Hirka e Rime i due protagonisti sono davvero fantastici, mi sono piaciuti davvero molto. Lui, matura moltissimo durante questo primo romanzo e si trova a dover mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto mentre lei dovrà lottare con le unghie per la propria vita.
7 Nemici misteriosi provenienti da un mondo lontano, un’antica minaccia che sta per tornare, non so voi ma queste cose mi intrigano sempre.
8 Una buona dose di crudezza ma senza esagerare. La Figlia di Odino ha un paio di scene un po’ raccapriccianti (un certo corvo e una certa gola… non dico altro) ma, nel complesso, sono ben dosate, nulla di eccessivo, non è certo un fantasy tutto rose e fiori ma non eccede nemmeno con scene violente e raccapriccianti.
9 Un backgroung davvero notevole. Il mondo creato da Siri Patterson è ricco di leggende e di storia, e quando riesci a calarti perfettamente in un mondo di fantasia e a figurartelo come se ci abitassi da sempre vuol dire che è stato fatto davvero un bel lavoro.
10 Serve davvero un decimo motivo? Perché lo amerete e non vedrete l’ora di scoprire come prosegue la storia di Hirka e Rime.
La nostra tappa si conclude qui vi lascio le regole per partecipare al giveaway!
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Per concludere vi lascio il calendario con tutte le tappe.
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