15 dicembre 2016

Quindicesima casellina del calendario dell’avvento tazzoso: il natale nei telefilm


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Oggi toccava a me occuparmi della quindicesima casellina del calendario dell’avvento tazzoso e ho pensato di parlavi del natale nei telefilm 🙂
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Ally McBeal

Iniziamo dagli albori… i miei albori. Correva l’anno del signore 1997 (lol) quando Ally McBeal si affaccia sugli schermi americani. Siccome allora lo streaming non esisteva (si, c’è stato un mondo pre-streaming) noi abbiamo dovuto aspettare gli anni 2000 per poterci guardare le puntate su italia uno, intervallate da troppa pubblicità e non sempre ad orari abbordabili.
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Ma chi era Ally McBeal? Una giovane avvocatessa neo-laureata, sognatrice, folle, coraggiosa e nevrotica (non dimentichiamolo!) che, nell’episodio pilota, viene assunta dall’ex-compagno di università Richard Fish nello studio legale di cui è da poco diventato dirigente. Una volta a lavora per Richard, Ally finisce per rincontrare il suo più grande amore, Billi, e per fare la conoscenza di un’infinità eccentrici, assurdi e divertenti, ricchi di difetti e meravigliose qualità.

Questo telefilm comico, diventato una delle serie cult per eccellenza, ha in realtà all’interno delle sue cinque stagioni, diversi episodi ambientati a natale. Quello che ricordo meglio è quello in cui una sera, passando davanti a un presepe, Elaine trova nella culla in cui dovrebbe stare la statua di Gesù bambino un neonato abbandonato.
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Ora c’è da sapere che Elaine era uno dei personaggi più svampiti e superficiali della serie, un incrocio tra una pettegola e una ragazza facile. Creativa in modo folle, faceva la segretaria nello studio  Cage & Fish, dove lavora Ally. Ma il grande pregio di Elaine, quello che finisce per fartela amare come personaggio, era il suo gran cuore. In questo episodio, quasi commovente, la si vedrà non solo prendersi cura del bambino, ma arrivare a chiedere di adottarlo, per poi rinunciare a lui a malincuore quando la madre biologica tornerà a farsi viva, regalandoci così un bellissimo messaggio e cioè che amare è fare ciò che è meglio per l’altro.

the-oc-letazzinediyokoThe O.C. e il Chrismukkah

Era il  2004 quando la serie, ormai diventata cult tra il genere teen drama, veniva trasmessa in chiaro da italia uno.  Ero una giovane adolescente che aveva passato le medie a seguire Buffy e Dwson’s Creek  e non potevo non amare alla follia The O.C..
La serie narra le vicende di  Ryan Atwood, adolescente che vive nella turbolenta e poco sicura Chino, in California, e che viene arrestato per furto d’auto. Rilasciato grazie all’avvocato difensore Sandy Cohen, Rayan finirà per diventare ospite, poi figlio adottivo di Sandy e di sua moglie Kirsten, la quale sebbene inizialmente non sia entusiasta della situazione, finirà poi per amarlo come un figlio.
Nella splendida cornice dei quartieri altolocati della contea di Orange (da qui il nome della serie), le vicende del giovane Atwood e del suo fratellastro, nonché migliore amico, Seth si incroceranno con persone a cui mai i due avrebbero immaginato di legarsi, portandoli ad affrontare situazioni anche molto dure.

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The O.C. era una serie in grado di farti ridere per mezz’ora e allo stesso tempo in grado di affrontare temi seri come l’alcolismo e la sessualità.
Tra le battute più indimenticabili e gli avvenimenti più eclatanti, impossibile rimuovere dalla mente la puntata ambientata a Natale dove Seth, in barba agli estremisti religiosi, fiero (o meglio sfruttatore) di entrambe le fedi dei genitori (madre protestante e padre ebreo), decide di unire le due ricorrenze in una sola creando l’indimenticabile “Chrismukkah”  all’età di sei anni, o così afferma lui. In pratica la festa consiste a detta sua in  otto giorni di regali, più uno di super regali! XD

leverage-letazzinediyokoLeverage: un natale da ladri

Forse non molti conosceranno questa serie televisiva del 2008, che in realtà è andata in onda anche in Italia con il nome Leverage – Consulenze illegali.
La storia inizia con un uomo che beve in un bar: Nathan Ford, ex assicuratore, viene avvicinato da un uomo di una potente multinazionale che lo assolda per guidare un eterogeneo gruppo di ladri, al fine di recuperare dei progetti rubati. Nathan accetta, allettato dall’idea della vendetta, e si ritrova a dover coordinare le stesse persone a cui dava la caccia: Alec Hardison, un famosissimo hacker con la capacità di infiltrarsi ovunque; Parker, considerata la più brava ladra acrobata del mondo, esperta in furto con scasso e Elliot Spencer, picchiatore ed esperto in recuperi. Ma quando a lavoro avvenuto chi li ha assoldati tenta di ucciderli, la verità viene fuori e quattro decidono di vendicarsi. Insieme a Sophie Deveraux, una truffatrice e vecchia conoscenza di Nathan, il gruppo organizza una truffa ai danni dell’uomo che li ha ingaggiati, riuscendo a guadagnare abbastanza da non dover mai più rubare. A fine lavoro il gruppo decide di continuare a operare insieme contro le multinazionali, aiutando chi viene “schiacciato” da loro.

Sebbene dalla mia breve descrizione non si è intuito, Parker è il personaggio più eccentrico e stravagante del team. Privata di una vera infanzia, la ragazza che si mostra il più delle volte distaccata, dimostra un amore autentico per il Natale. In questo periodo dell’anno, la ladra propone al team un lavoro alquanto particolare: il loro aiuto è stato infatti richiesto da Babbo Natale!!!!! La puntata, intitolata in inglese “The Ho Ho Ho Job” e in italiano “Operazione Babbo Natale” , incarnerà a modo suo il vero spirito del Natale… alla dei moderni Robin Hood.

E qui mi fermo, avete visto queste puntate natalizie?
Alla prossima casellina natalizia per altri Natali nei telefilm!

Ho da poco finito di vedere l’undicesimo episodio di YOI e il mio “gioioso”spirito natalizio purtroppo è morto… chi guarda YOI può capirmi.
Con questa assenza di gioia è stato fatto questo articolo… tenetelo presente se non vi cogliete molto spirito natalizio!
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