5 settembre 2016

Recensione a “La sposa nella torre” di Giulia Dal Mas

giulia dal mas - le tazzine di yoko
Buon giorno cuplovers! Ho approfittato di un lungo viaggio in treno per leggere un racconto di Giulia dal Maas vincitrice del premio Chrysalide nella sezione racconto realistico.


“La Sposa nella Torre” è un romance storico che si legge con piacere in pochissimo tempo, consigliato se cercate una storia romantica dal sapore antico.
nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / storico 01 - compulsivamente lettrice - 7 pasticcino storico sul blog letterario de le tazzine di yoko

La sposa nella torre

Giulia Dal Mas
Edito da Delos Digital  (23 settembre 2014)
Pagine 84
€ 1,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
1219: all’ombra di antichi castelli, si consuma la storia di un amore magico, sospeso tra realtà e immaginazione
Aprile 1219. Ginevra è la bella figlia del conte di Strassoldo. Promessa in sposa quando era poco più che una bambina, incontra, in riva al fiume, il giovane Odorico, conte di Villalta. Tra i due sboccia l’amore, ma questa unione, che soverchia ogni regola, farà scattare un tremendo desiderio di vendetta in quanti la ritengono un tradimento. All’ombra di antichi castelli, si consuma la storia di un amore magico, sospeso tra realtà e immaginazione, che ancora oggi si crede aleggi tra le dolci colline friulane.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Quasi quattro tazzine
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La sposa nella torre è un racconto molto classico e ben scritto, si legge con piacere ed è l’ideale se si cerca una lettura breve.
Ginevra è una ragazzina di soli dodici anni quando suo padre, il conte di Strassoldo, decide di prometterla in sposa a Federico, l’unico figlio del conte di Cucagna. Il conte ama molto la figlia e, per questo, vuole assicurarle il matrimonio migliore anche se questo vuol dire rinunciare alla possibilità di trovare l’amore. Federico è solo un ragazzino ma la presenza ingombrante del padre, il conte di Cucagna, un uomo prepotente e senza cuore convinto di essere superiore a tutto, non fa ben sperare su come crescerà il ragazzo.

Odorico e Ginevra-le tazzine di yoko
Quattro anni dopo, Ginevra comincia a pensare al matrimonio con una certa apprensione. Non ha più rivisto Federico e, comprensibilmente, si chiede come sia diventato. I sentimenti della ragazza sono descritti in modo molto realistico, i suoi dubbi e le sue domande sono le stesse che ci porremmo anche noi, al posto suo.
Un incontro fugace nel bosco segnerà il destino della ragazza. Bastano pochi sguardi e Ginevra s’innamora perdutamente dell’affascinante Odorico conte di Villalta e ben diverso da Federico, completamente sottomesso dal dispotico padre. Ginevra spera di far cambiare idea al padre sul matrimonio convincendolo a lasciarla libera di sposare chi vuole.
 
Tra matrimoni segreti, rapimenti e assalti disperati ci vorrà anche un pizzico di magia per far avere ai due ragazzi il meritato lieto fine.
“La sposa nella torre” è un racconto è molto breve ed ha il sapore delle storie classiche, in stile Romeo e Giulietta. L’amore tra i due protagonisti è improvviso e intenso, un vero e proprio colpo di fulmine, avrei voluto veder crescere il loro amore più lentamente in modo da sentirmi più coinvolta dalla storia.
Lo stile di scrittura è ottimo così, come l’ambientazione storica delle vicende.
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