20 settembre 2016

Recensione de "Il titolista di Bassano" di Karen Waves

Karen Waves le tazzine di yokoBentornati tra noi cucchiaini,
nei giorni scorsi ho finito di leggere “Il titolista di Bassano” e finalmene sono riuscita a trovare un attimo per buttare giù la mia opinione su questa nuova chicca della Waves :3


In questo secondo libro della trilogia sulla studentessa e il potatore l’autrice torna a parlarci di Valentina e Won-ho e della loro strampalata relazione che, nonostante brucianti punzecchiatine e sonori rifiuti, sembra essersi lasciata i problemi di una distanza insormontabile alle spalle. Vi ricordo che potrete vincere una copia cartacea di questo bel libro (e dell’ebook del primo della serie se non lo avete letto) se vi dimostrerete i cucchiaini più attivi questo mese più info QUI -.

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Il titolista di Bassano

Karen Waves
Autopubblicato (12 settembre 2016)
Pagine 208
€ 2,99 ebook – prossimamente anche cartaceo
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TRAMA DELL’AUTORE
Valentina Bisello è una studentessa modello: si è da poco laureata in Business Management con una tesi sulle “Strategie di marketing sciistico in luogo di mare” e ora frequenta un master all’Università di Padova. Sono passati nove mesi e ancora non riesce a dimenticare il suo anno in Corea: sente ogni giorno la sua pazza ex-coinquilina Kim Yae-rim, ma le manca quel certo potatore che ha lasciato a Busan, insieme ai sensi di colpa.
Kwon Won-ho non fa più parte della sua vita, ormai, e deve farsene una ragione. Non era destino e non avrebbero dovuto stare insieme fin dall’inizio. Eppure continua a pensarci, anche se ha cancellato tutte le foto e si ripete che non è niente, che sta bene da sola, che non le serve un uomo per sentirsi completa.
coppia
Ma il suo stupidississimo e bellissimo potatore è partito per l’Italia e Valentina lo ritrova nel luogo più inaspettato: Bassano del Grappa, la città dove lei ha vissuto con la famiglia prima di trasferirsi. Appena si vedono, la passione esplode e resistere a ciò che lui le fa provare è molto difficile, soprattutto se le ricorda quello che sentiva nella sua camera in Corea, sulla spiaggia di Gwangalli, nell’atmosfera ovattata della biblioteca, quando si scambiavano baci e carezze (ma ben poche promesse).
Ora che Won-ho l’ha ritrovata non la vuole più lasciare, mentre Valentina è divisa tra il desiderio di tenerlo, la paura per il futuro e la disapprovazione della signora madre. Riuscirà la nostra eroina a coronare il suo desiderio d’amore o anche in Italia la sua è una storia dal finale già scritto?

RECENSIONE DI YOKO:
Davvero bello, quattro tazzine e mezzo!
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaMEZZA

Non so voi, ma quando un romanzo mi è piaciuto tanto tendo ad accostarmi al seguito con malcelato sospetto. Ripeterà la stessa sensazione data dal libro precedente? Riuscirà a coinvolgermi allo stesso modo?
citazione-il-titolista-di-bassanoNon sempre i seguiti appagano le mie aspettative, ma qui prepatevi, perchè il secondo capitolo di questa irriverente serie vi farà sogghignare e sospirare quanto il primo libro! La Waves è riuscita nell’impresa di ricreare quell’atmosfera dolce dal retrogusto pungente che tanto mi era piaciuta ne “Le cesoie di Busan“.

Valentina è tornata a casa e si è subito data da fare. Ora vive a Padova, studia e lavora, ha una nuova inquilina che non ha nulla a che vedere con Yae-rim ma che dimostra diversi livelli di acuta pazzia – dalla padella alla brace insomma -, e cerca di non pensare a colui che mesi prima si è lasciata indietro, colui che forse, e dico forse, le aveva fatto pensare di possedere un cuore. Occasionalmente torna a Bassano del Grappa, il suo paesino dove la attendono l’amica di una vita e quello che rimane della sua famiglia.
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E’ proprio in uno di questi ritorni a casa che scopre la presenza di un coreano in paese. Volete la voglia di riparlare la lingua o solo la nostalgia di ciò che si è lasciata dietro, Valentina decide di conoscerlo. Con suo orrore e raccapriccio, ma anche tanti battimenti di non-cuore e desiderio, si ritroverà davanti Won-oh ed è come se fino a quel momento avesse respirato attraverso una mascherina, mai a pieni polmoni e con quella sensazione di opprimenza in fondo alla gola.
Le era mancato nell’istante prima di scivolare nel sonno, quando la sua solitudine diventava di piombo. Perché avevano avuto anche quella sicurezza. Quella maledetta sicurezza, che stringersi nel calore di un letto, nell’ora grigia del dormiveglia, fosse tutto quello che esisteva al mondo.
Tra loro non si è mai concluso davvero niente, la passione scatta irriverente, l’istinto assecondato senza scrupolo… ma poi? Questa volta sarà Won-oh a dover tornare a casa? Vale davvero la pena soffrire un’altra volta, forse più di prima?
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