19 luglio 2016

Recensione a "The Treatment", si conclude la storia di Sloane e James

Suzanne Young-le-tazzine-di-yoko
Buon giorno cuplovers,
sapete quanto ho amato “The Program” e non potevo non leggere il secondo volume di questa bella duologia: “The Treatment”.
Non vedevo l’ora che uscisse e sono ancora più innamorata di Sloane e James.

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The Treatment

Suzanne Young
Edito da De Agostini (07 giugno 2016)
Pagine 384
€ 14,90 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione. Nonostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti. Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che
vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm – il solo amico che Sloane aveva nel Programma – le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.
In un crescendo di inseguimenti, depistaggi e tradimenti, si conclude la storia d’amore di Sloane e James: il secondo, appassionante capitolo della serie bestseller del «New York Times».

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
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Rispetto agli altri distopici che ho letto finora, la duologia scritta da Suzanne Young è quella più riflessiva, meno azione, nessun gesto plateale, niente battaglie cruente e proprio questa sua caratterista è il suo punto di forza. Sloane e James sono due protagonisti unici, li ho adorati e ho fatto il tifo per loro fino all’ultimo.
A differenza di altri libri dello stesso genere, l’autrice si concentra su Sloane e James mostrandoci lo stato della società tramite le loro vicende, senza mostrarci un punto di vista più ampio se non attraverso gli articoli scritti dal reporter Kellan Thomas. Una scelta particolare, diversa e che ho apprezzato, anche se avrei preferito che ci fossero più pezzi scritti dal reporter per comprendere ancora meglio la situazione.

Sloane BarstowSloane e James si sono uniti ai ribelli che appaiono alquanto disorganizzati. I ragazzi dovranno fare i conti con un nuovo pericolo, l’ennesimo “regalo” del Programma: il richiamo. I ricordi possono davvero sparire per sempre? La risposta della Young sembra essere NO. Per quanto il Programma abbia resettato i ragazzi, qualcosa comincia a riemergere e il grosso problema è gestire i ricordi. Troppi stimoli emotivi portano i ricordi a riemergere ma… cosa succede se quei ricordi, che li hanno portati a tentare il suicidio, riemergono troppo velocemente? Alcune persone non resistono, si rischia il coma o la morte… come mai nessuno sa niente di questo problema?
Il Programma ostenta una percentuale di successi che, in realtà, non ha. Nessuno osa mettere in dubbio i dati riportati dal Programma forse perché, in verità, nessuno vuole ammettere che il Programma non funziona, sono tutti troppo spaventati da quello che potrebbe succedere se il Programma fallisse.
Sia Lacey che Sloane cominciano a recuperare dei ricordi e ad avere i primi sintomi: cosa ne sarà di loro?

Sloane ama James, ma sente di provare qualcosa anche per Realm, si era innamorata di lui nel Programma quando non ricordava più James. Anche se ama James una parte di lei sarà sempre legata a Realm… anche se Sloane dovesse ricordare quello che è successo davvero? Realm è un vero vigliacco, le ha cancellato dei ricordi per evitare che lei continuasse a odiarlo, le ha fatto esattamente quello che fa il Programma agendo per il proprio tornaconto personale: Sloane se ne ricorderà?

L’arrivo di Arthur Pritchard cambia le carte in tavola: l’inventore del Programma è davanti a Sloane e non è assolutamente come lo avevo immaginato.
Altro punto a favore di questa saga è il fatto che “il cattivo”, il Programma, non è nato così. Pritchard ha creato il Programma per salvare delle vite, lo ha fatto dopo il suicidio della sua unica figlia.
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1 commento

  1. Ovviamente per ora non ho letto la parte finale, dato che voglio assolutamente evitare gli spoiler.
    E’ davvero un’infinità di tempo che voglio leggere “The program”, da ancora prima di avere il tablet. Non avevo mai avuto l’occasione di comprarlo cartaceo, però con il tablet ho accumulato diversi (troppissimi) ebook! La tua recensione mi sta convincendo sempre di più che ne vale assolutamente la pena. Sono contenta che ci siano meno scontri cruenti, non li amo particolarmente! Questi mese ho ancora troppi libri che voglio leggere, ma sicuramente il mese prossimo leggerò sia questa duologia sia la trilogia de “La chimera di Praga”! *-*

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