11 giugno 2016

Recensione di “Aurora Borealis” di Frandisy, gli Yeti sono fra noi!

sarah morgan - le tazzine di yoko copia
Buongiorno cucchiaini,
oggi vi parlo del libro che abbiamo messo in palio per il fan di maggio: “Aurora Borealis” di Frandisy! Un paranormal romance con protagonista gli Yeti che ha portato una sferzata di originalità nelle mie letture :)


Se siete incuriositi e interessati a leggerlo sappiate che entrambe le versioni, digitale e cartacea, sono state da pochissimo rieditate per togliere anche quei pochi errori che erano sfuggiti alla prima stampa.
nel piattino abbiamo: paranormal 01 - compulsivamente lettrice - 5 croassant paranormal sul blog letterario de le tazzine di yoko / love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko / young adult 01 - compulsivamente lettrice - 9 biscotto young adult sul blog letterario de le tazzine di yoko
aurola borealis - le tazzine di yoko

Aurora Borealis

Frandisy
Self Publishing (28 agosto 2015)
Pagine 242
€ 8,98 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Penny non desiderava nulla di più, lei aveva tutto: un ragazzo d’oro campione di Hockey su ghiaccio, una splendida forma, una vita agiata. Splendidi amici, una famiglia perfetta e un promettente avvenire. Quando il professor Barret organizzò una gita nello Yukon – meta incontaminata del Canada – Penny e la sua scuola partirono da Seattle per andare nella piccola cittadina di Whitehorse. È lì che il suo destino prenderà una strana piega.

RECENSIONE DI YOKO:
Una piacevole lettura, quattro tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaMEZZA+tazzinaDOWN

Devo ammettere di aver letto questo romanzo con entusiasmo, per prima cosa perchè è davvero raro che trovi qualche nuova creatura di cui ancora non ho letto nulla e poi perchè è un libro che si fa leggere, di quelli che non ti accorgi di essere arrivata all’ultima pagina.

La lettura parte in quarta e l’impatto col primo capitolo mi ha lasciata boccheggiante. Ho sempre immaginato i primi capitoli come una porta aperta verso un nuovo mondo, di quelle dove metti un piede dentro e inizi a guardarti intorno, un po’ circospetta e incuriosita. Qui è come se un paio di mani mi avessero afferrato e trascinanto dentro. In 33 pagine conosciamo la protagonista, i suoi amici e Caleb, il suo ragazzo, campione di Hockey su giaccio. Capiamo che Caleb è uno Yeti, che la protagonista è a conoscenza del suo segreto, che l’aurora boreale ha uno strano effetto su creature come lui e che non tornerà da questa gita dallo Yukon.
L’impatto è …spiazzante. Ci si mette un po’ a stabilizzarsi e a prendere le redini della storia, sembra quasi manchi un primo pezzo (ammetto di aver cercato se c’era un primo volume che mi ero persa!). Dopodichè però la lettura riprende con un po’ meno brio -per fortuna-, come se l’autrice si fosse tolta il cruccio di aver messo tutte le basi che servivano per raccontare la storia che davvero voleva. Caleb non fa ritorno a Seattle e Penny, la protagonista, si strugge per la sua mancanza di anche solo un tipo di contatto con lui, finchè non rincontra Alan, un ragazzo che aveva incontrato/scontrato durante quella famosa gita nello Yukon… che cosa ci fa lì?

Caleb è un tipo particolare che grazie ad alcune imbeccate dell’autrice è riuscito a piacermi da subito, nonostante compaia davvero poco. Alan invece, nonostante sia presente per praticamente tutto il libro, ci ho messo parecchio a inquadrarlo. 
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