Oggi innauguriamo il blogtour dedicato a “Aibofobia” di Mariachiara Moscoloni, un thriller psicologico con un pizzico di esoterismo.
Partecipare al giveaway e cercare di vincerne una copia cartacea non è mai stato così semplice, vi basterà commentare le tappe del blogtour e, se ancora non lo avete fatto, mettere mi piace alla pagina facebook dedicata al libro.
A noi oggi spetta invitarvi al nostro tavolino virtuale con l’autrice, ma eccovi prima la trama e qualche dato in più sul libro per stuzzicare la vostra curiosità:
nel piattino abbiamo: contemporaneo / trhiller
Aibofobia
Mariachiara MoscoloniEdito da I Sognatori (2016)
Pagine 170
€ 13,90 cartaceo
link diretto all’acquisto cartaceo
TRAMA DELL’EDITORE
Raffaele Amaldi è un tranquillo libraio che un giorno viene accusato di aver commesso un orribile omicidio, consumato all’interno di un convento. A suo dire, però, è solamente colpevole di essersi addormentato in macchina – nei pressi della scena del crimine – poco prima che agisse il killer. A prendere le sue difese ci saranno Alfonso Galilei, avvocato col pallino dell’investigazione, e la sua segretaria Agata, introversa ragazza dal passato burrascoso. Nel momento in cui un secondo cadavere viene rinvenuto in un altro luogo sacro, le indagini prendono una piega ancora più inquietante…
Vi sembra interessante?
Leggete la nostra conversazione con l’autrice ne saprete ancora di più ;)
Intervista a Mariachiara Moscoloni A CURA DI YOKO
Benvenuta al nostro tavolino virtuale Mariachiara, che cosa ti posso offrire? Te, caffè? Abbiamo dei deliziosi muffin.
Ciao! Un posto delizioso qui. Grazie, caffè. Se è possibile lungo e senza zucchero.
- La prima domanda d’obbligo, a cui ormai sarai super abituata, è ovviamente chi è Mariachiara lontano dal suo amore per la lettura. Come occupi le tue giornate, quali sono i tuoi altri hobbies… insomma, dicci qualcosa di te che non sappiamo.
- Il tuo ultimo libro letto?
- E se ti chiedessi quale è la tua fiaba preferita?
Fin da piccola ero un’amante del genere. Per me non esistevano principesse da salvare o principi da sposare, ma orchi da ingannare e streghe da uccidere, e il più delle volte provavo compassione per quei villains beffati da furbi nanerottoli.
- Che scelta singolare… da “Pollicino” al tuo scrivere thriller sono sicura che ne passa di acqua sotto i ponti, cosa ti ha fatto avvicinare a questo genere?
- Le tue letture sono in prevalenza di questo genere o leggi anche altro?
Non a caso la mia scrittrice preferita è Amélie Nothomb, un’autrice non di genere, che riesce a dosare con grande maestria gli ingredienti di cui ti parlavo.
- Ebook o cartaceo, quale preferisci tra i due?
Il tuo ultimo libro, “Aibofobia”, è un thriller psicologico che sembra essere particolarmente inquietante solo a leggerne la trama… chi si vorrebbe vedere additato di omicidio non essendone il colpevole?!
- Come è nata l’idea di questo romanzo?
- Nella mia ignoranza ammetto di essere andata a cercare il significato di questo titolo e di aver scoperto l’esistenza dei palindromi, ma lascio spiegare a te cosa significhi Aibofobia ai nostri cucchiaini.
- Perché la scelta di questo titolo? Cosa c’entra con la trama?
- Detto fra noi incuriosisce parecchio.
In “Aibofobia” hai messo in campo tre singolari personaggi, parlaci di queste tre pedine della tua scacchiera.
Alfonso è l’avvocato difensore di Raffaele. Un tipo ostinato e orgoglioso, che nella sua vita cede solo ai ricatti della carne, nel senso di pietanza ben cotta e condita, servita su un piatto fumante, e magari accompagnata da un buon vino d’annata.
Per finire, Agata, la giovane segretaria dello studio legale. Una ragazza introversa, ma precisa e corretta nel suo lavoro.
- Se dovessero proporti di fare una trasposizione cinematografica quali attori ci vedresti nei loro panni?
Charlotte Gainsbourg, interprete indimenticabile, fra le altre cose, di “Jane Eyre” di Zeffirelli, “Io non sono qui” di Haynes e “Melancholia” di Lars von Trier, sarebbe una perfetta Agata.
Gérard Depardieu e il suo stomaco prominente incarnerebbero in maniera esemplare la figura di Alfonso e le sue… rotondità.
Per concludere in bellezza, ormai ebbra del potere che mi avete conferito, dico che Vincent Cassell sarebbe un ottimo Raffaele.
- A proposito di cinema, ho letto un articolo in cui Aldo Moscatelli, l’editore di “Aibofobia”, presenta la tua opera paragonandola ai thriller cinematografici italiani di registi come Martino, Lenzi, Crispino. Tu che ne pensi di quel cinema e di quel filone culturale che ha animato l’Italia degli anni sessanta e settanta?
Ci sono registi italiani di quell’epoca, oggi completamente dimenticati, che hanno realizzato pellicole di tutto rispetto, e che perfino Tarantino cita nei suoi film, chiedendosi con rammarico che fine abbia fatto quell’Italia lì. Beh me lo chiedo anch’io: che fine ha fatto? L’unica risposta che mi viene in mente è questa: agonizzante sotto il peso invincibile dei propri complessi d’inferiorità. Non a caso, adesso parlo della letteratura, sembra che ci si vergogni quasi ad adottare nomi italiani per i propri personaggi e altrettanta vergogna nell’ambientare in Italia le proprie trame. Questa cosa non ha senso.
E non ha senso nemmeno far riferimento sempre alle stesse storie e qui cito Tarantino “ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali”. Un ritorno al genere l’ho notato finalmente con il film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, e il mio cuore ha esultato. Adesso spero che anche la letteratura italiana faccia un passo simile. Lo spero davvero.
- Siamo alla fine della nostra intervista ma ti vorrei ancora chiedere quali sono i tuoi progetti “letterari” del futuro, hai già un nuovo romanzo nel cassetto?
Questa volta vincerà l’orco. A Pollicino, mi dispiace per lui, resteranno solo le briciole.
Povero Pollicino.
Grazie di averci tenuto compagnia durante questa merenda virtuale …e in bocca al lupo per il tuo libro!
Grazie a voi! Il caffè era delizioso.
La nostra “bevuta in compagnia” dell’autrice si conclude qui, prossimo appuntamento col blogtour l’1 luglio sul blog E’scrivere!
Trovate l’evento su facebook QUI per tenervi sempre aggiornati.
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