Come sapete ogni tanto mi capita di incappare in qualche discussione interessante su facebook, discussioni che, in qualche modo, mi fanno riflettere su un determinato argomento….in questo caso l’ambientazione.
L’ambientazione può avere un ruolo più o meno rilevante in un
romanzo, può essere di fantasia, oppure realistica ma, come tutte le
cose, dev’essere fatta per bene.
Se l’autore decide di ambientare il suo libro in una città straniera come Londra o New York deve documentarsi molto accuratamente,
non solo sulla disposizione di monumenti e piazze, sui percorsi della
metro e sulle distanze (quando i protagonisti devono spostarsi da un
luogo all’altro), ma anche sui modi di dire e di comportarsi degli
americani, piuttosto che degli inglesi etc…Mi è capitato, alcune volte, di leggere romanzi di autori italiani ambientati all’estero dove le descrizioni dei luoghi visitati dai protagonisti erano molto scarne e …evidentemente prese da qualche guida turistica. Purtroppo, se non si è stati nel paese in cui si ambienta il proprio libro e ci si deve affidare alle descrizioni che si trovano sulle guide turistiche bisogna lavorarci molto per renderle più realistiche possibile. Il lettore deve avere l’impressione che l’autore sia davvero stato in quella città, e questo non si ottiene semplicemente citando monumenti famosi.
Un autore non può ambientare un romanzo in una città straniera se non l’ha visitata di persona? Ovviamente no, può ambientare il suo romanzo anche sulla luna, ma deve documentarsi in maniera approfondita.
Mi è capitato di leggere romanzi ambientati, ad esempio, nella città X e… praticamente non “vedere” la città. Descrizioni di palazzi che potrebbero trovarsi in qualsiasi parte del mondo – nomi di strade che sembrano “buttate lì a caso” -, questo rovina, in parte, la lettura. Certo, se la trama è avvincente, i personaggi indimenticabili e la scrittura impeccabile, anche tenendo conto delle pecche dell’ambientazione, ci troviamo comunque di fronte a una lettura piacevole. Ma perché non fare uno sforzo in più?
E voi, cosa ne pensate? Credete che un autore debba ambientare le sue storie solo in luoghi che ha visitato personalmente?
Siete degli autori? Quanto tempo dedicate allo studio dell’ambientazione??
Dite la vostra
SCRITTO DA Strega del Crepuscolo (Chiari)
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