8 gennaio 2016

Recensione a “Dog Crazy”

Meg Donohue-le-tazzine-di-yoko
Buon giorno cuplovers,
se cercate un bel libro, se amate i cani, e vi piacciono le storie a lieto fine allora “Dog Crazy” fa per voi.
nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko
Dog Crazy -le tazzine di yoko

Dog Crazy 

(Dog Crazy)
Meg Donohue
Edito da Harper Collins Italia (07 luglio 2015)
Pagine 284
€ 14,90 cartaceo – € 7,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Specializzata nell’assistenza a chi deve affrontare il lutto per la perdita di un amico a quattro zampe, Maggie Brennan usa un mix di empatia, intuizione e humor per aiutare i suoi pazienti a superare l’angoscia per la perdita dei loro amati animali. E’molto brava nel suo lavoro, ha un dono speciale nel guidare gli altri attraverso situazioni difficili ma la stessa cosa non si può certo dire per lei, che deve ancora imparare a gestire la sua paura per le novità. Tutto cambia quando un giorno si presenta nel suo ufficio una donna che sostiene che il suo cane non è morto, ma è stato rubato. Partita alla ricerca dell’animale per le strade di san Francisco, Maggie si trova coinvolta in una storia misteriosa che la costringerà ad affrontare le sue paure più profonde e ad aprire il suo cuore a un nuovo amore.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezzo!
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Dog Crazy è un romanzo piacevole, si legge rapidamente, la storia è davvero carina e, se amate i cani, non potrete fare a meno di immedesimarvi nella protagonista.

Maggie-le tazzinedi yokoMaggie ha abbandonato tutto: carriera e fidanzato, per andare a vivere a San Francisco e realizzare il suo sogno. Dopo aver fatto per anni da consulente per il lutto, ha finalmente preso il coraggio a quattro mani e deciso di dedicarsi alla sua passione: aprire uno studio tutto suo dove aiutare i suoi pazienti a superare il lutto per la perdita del loro amico a quattro zampe. Purtroppo, poco dopo l’arrivo nella nuova città, il cane di Maggie, Toby, muore. Il dolore per la sua perdita, scatena dentro Maggie tutta una serie di sensazioni che aveva sempre tenuto a bada.

Un terrificante attacco di panico è solo l’inizio dei suoi problemi. Infatti, quella che sembrava una crisi passeggera si trasforma in vera e propria agorafobia e,ormai, sono ben novantotto giorni che Maggie non esce da casa. Questo non giova alla sua nuova attività di terapista che stenta a decollare. Inoltre, Sybil, il capo della comunità degli amanti dei cani di San Francisco, (chiamata Supermutt) preme perché Maggie partecipi al loro gala con asta di beneficenza e poi… Lourdes, comprensibilmente preoccupata, non fa altro che farle pressioni affinché si decida a uscire.
Le sensazioni che la protagonista prova quando pensa di uscire sono terribili: il cuore comincia a battere all’impazzata, le gambe tremano, la gola si chiude e il terrore che, come un mostro nero, la assale. Ovviamente, comincia a sentirsi in colpa verso i suoi pazienti: se non riesce a curare se stessa, come può pensare di aiutare gli altri? L’incontro con la giovane Anya cambierà tutto, costretta dal fratello maggiore a fare una seduta, è fermamente convinta che qualcuno abbia rubato il suo cane Billy… sarà vero? Maggie vuole aiutarla con tutto il cuore ma, per farlo, dovrà mettersi in gioco e … oltrepassare il cancello di casa.
Giselle-le tazzine di yoko
Maggie farà così la conoscenza della famiglia di Anja, in particolar modo dei suoi tre fratelli: Henry (è stato lui a convincere Anja ad andare in terapia: bello, diffidente e un po’ scontroso), Clive bellissimo e… consapevole di esserlo e Terrence l’unico sposato, sembra gentile e alla mano. Oltre a loro c’è la nonna, Rosie, una tenera signora gravemente malata.
Maggie non è del tutto convinta che qualcuno abbia davvero rubato Billy, chi mai si prenderebbe tanto disturbo per rubare un bastardino? No, è più probabile che qualcuno dei fratelli si sia dimenticato di chiudere la porta di casa e che il cane sia uscito. Ma, se vuole aiutare Anja ad accettare l’inevitabile, deve assecondarla. La nostra protagonista, non se la sente di uscire da sola e così si fa accompagnare dalla dolce Giselle, la barboncina di Lourdes. La sua presenza rassicurante, diventa un punto stabile, qualcosa cui aggrapparsi quando il panico tenta di sopraffarla. Il desiderio di aiutare Anja e la presenza di Giselle basteranno a dare a Maggie la forza per guarire?
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