11 dicembre 2015

Recensione a “Buio”, un libro che è una sorta di introduzione dalle 414 pagine

melissa marr - le tazzine di yoko
Buona sera cucchiaini,
mi è capitato di leggere “Buio” di Elena P. Melodia e per quanto ripensi a questo libro e cerchi di guardarne i lati positivi continuo a pensare che è… inconcludente. Si, credo sia il termine più giusto u_u”
Lo si potrebbe chiamare un’introduzione dalle 414 pagine.
nel piattino abbiamo: paranormal 01 - compulsivamente lettrice - 5 croassant paranormal sul blog letterario de le tazzine di yoko / contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko
buio - le tazzine di yoko

Buio

Elena P. Melodia
Edito da Fazi Editore (1 ottobre 2009)
Pagine 415
€ 18,50 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: “Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo”. Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a scivolare in un assurdo incubo senza fine. Una serie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un’inspiegabile trance, rendendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell’assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i giornali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pericolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più misterioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le risposte sulle sinistre presenze che le si addensano intorno.

RECENSIONE DI YOKO:
Due stelline e mezzo!
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaMEZZAtazzinaDOWNtazzinaDOWN

Il problema di questo libro è che il gioco non vale la candela: non è granchè e viene ulteriormente declassato dal prezzo. Probabilmente se non ci fossero quei 18,50 € spesi per un qualcosa che è mediocre, e preciso non brutto, si ci accanirebbe un po’ meno nel surclassarlo a emerita schifezza. Invece no, i soldi buttati pesano e verrebbe anche a me di buttarlo dalla finestra inveendo. C’è da dire che la pubblicità che gli è stata fatta all’epoca dell’uscita è stata notevole e si sono davvero dati da fare per farlo apparire al meglio, no scusate, al meglio che non è. Se non mi fossi aspettata tanto sarei stata più buona con quest’autrice essendo questa, da ricordare, la sua prima opera e non è poi così male nello scrivere. Quindi vediamo di toglierci di dosso il peso del prezzo, e di tutta quella pubblicità spazzatura, e dare un’opinione alla mera opera.

pretty little liars - le tazzine di yokoL’ho letto in due giorni e questo vorrà dire qualcosa, quantomeno che l’autrice ha scritto qualcosa di piuttosto scorrevole, facendo spesso similitudini e paragoni che non mi sono dispiaciuti. Non ci vedo nessuna ricerca del poetico nel tipo di scrittura, piuttosto qualcosa di leggero che si è fatto leggere.

La caratterizzazione iniziale di protagonista e coprotagoniste è una grande pecca, vengono appioppate caratteristiche e sfaccettature come fossero post-it per poi continuare a descrivere personalità completamente diverse. Non so se l’autrice volesse dare l’idea di un cambiamento graduale che porta a una maturazione dei personaggi, ma se è così lo fa in maniera un po’ confusa. Quello che ci troviamo davanti nella prima parte del libro è questo:
Alma vede il mondo come una sorta di lotta alla sopravvivenza, non hai un’arma degna di nota? Allora sei un perdente. La sua forza è la bellezza, il sentirsi guardare e accarezzare dallo sguardo ovunque si trovi, la bellezza da potere. Con le sue tre amiche forma un quartetto stile reginette della scuola, a una di loro è stato fatto un torto? Vendetta!! La loro “giustizia” in questo caso cade su Adam, il tipo ha fatto un filmino a una delle ragazze quando era a cambiarsi nello spogliatoio facendolo girare in tutta la scuola. Studiano le sue mosse, lo aspettano dove fa di solito il suo giro di jogging la sera e anche se è già stato visibilmente pestato a sangue la loro vendetta cade su di lui sottoforma di bomboletta spray al peperoncino ben sparata negli occhi.
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