23 novembre 2015

Recensione a “Il principe e il desiderio”: il principe LEOPARDO!

Elizabeth Hoyt - le tazzine di yoko
Buongiorno cucchiaini,
Mondadori ha da poco ripubblicato per la collana Oro da edicola “Il principe e la preda” di Elizabeth Hoyt (la mia recensione QUI), romanzo che vi ho consigliato di prendere – chi l’ha fatto? – perchè davvero molto bello per chi ama i romance storici. Oggi vi parlo del suo seguito, “Il principe e il desiderio“…. chissà che non ripubblicheranno presto anche questo.

La serie Hall of Fame è composta da tre libri, uno più carino dell’altro. Un vero peccato che non abbiano fatto la traduzione letterale dei titoli, “Il principe leopardo” per questo libro avrebbe avuto decisamente più senso!
nel piattino abbiamo: love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / storico 01 - compulsivamente lettrice - 7 pasticcino storico sul blog letterario de le tazzine di yoko

il principe e il desiderio - le tazzine di yokoIl principe e il desiderio

(The Leopard Prince)
Elizabeth Hoyt
Edito da Romanzi Mondadori Passione n°21 (2009)
€ 5,90 cartaceo [si trova solo usato]

TRAMA DELL’EDITORE
Lady Georgina Maitland non ha bisogno di un marito. Vuole solo un uomo che la aiuti a condurre la tenuta nello Yorkshire che ha appena ereditato. E incontrando Harry Pye, amministratore della proprietà, Georgie sente di aver trovato l’uomo giusto: competente e avvenente. E fin troppo sensuale…

RECENSIONE DI YOKO:
Quattro tazzine e mezzo!
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPtazzinaMEZZA

Visto quanto mi è piaciuto il primo della serie avevo per questo libro un buon numero di aspettative. Aspettative sono state ampiamente premiate. I romanzi della Hoyt tendono a insinuarmisi sotto pelle, mi piace il suo modo di scrivere, le sue storie e l’introspezione che da alle vicende e ai personaggi… che chiedere di più?

La lettura inizia senza preamboli: la carrozza su cui viaggiano i protagonisti si è rotta e loro si ritrovano in mezzo al nulla bagnati come pulcini appena naufragati. Per quanto viaggiassero sulla stessa carrozza i due sono fondamentalmente due estranei: lei la tenutaria di un grande appezzamento terriero e lui il suo nuovo amministratore. Ambedue hanno pregiudizi verso l’altro, che però vengono subito infranti da questa prima conoscenza forzata che li vede rifugiarsi in una catapecchia di fortuna per la notte. La Hoyt stessa non perde tempo e disegna due protagonisti dalla forte personalità marcata, dalle sfaccettature differenti ma ugualmente interessanti. Una conoscenza che continuerà a infarcirsi durante tutto il libro, a cui bisognerà aggiungere l’evidente attrazione tra i due e l’alto muro rappresentato dall’ovvio dislivello sociale dei protagonisti.
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Giorgina però è un tipo che segue l’istinto, che attraversa le convenzioni come fossero muri d’acqua invece che di solido granito, soffermandosi a rimirare le conseguenze solo con un leggero senno di poi. Prende quindi l’iniziativa di iniziare una relazione con l’affascinate tenutario dai penetranti occhi verdi e dal carattere forte è deciso. Harry vede la situazione per quella che è, un uomo pratico e razionale disposto a cogliere l’attrazione nata fra loro, ma non a farsi trattare come un cane messo al guinzaglio dalla sua padrona.
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