9 ottobre 2015

Recensione a "La gemella silenziosa": un thriller misterioso e affascinante

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Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo de “La Gemella Silenziosa” di S.K. Tremayne, un thriller misterioso e affascinante che mi è piaciuto davvero molto.

Un terribile incidente, una figlia morta, una casa su Torran Island sull’isola di Skye, una madre distrutta… ed ecco che un giorno, la piccola Kirstie rivolge alla madre  delle parole sconcertanti: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io».
nel piattino abbiamo: trhiller 01 - compulsivamente lettrice - 4 cupcake gialli sul blog letterario de le tazzine di yoko

La gemella silenziosa-le tazzine di yokoLa gemella silenziosa

(The Ice Twins)
S.K. Tremayne
Edito da Garzanti (10 settembre 2015)
Pagine 320
€ 16,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell’isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa.
Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io». Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima. Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine pienissime.
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La Gemella Silenziosa è un romanzo affascinante, mi ha catturato fin dalle prime pagine e l’ho finito in pochissimo tempo spinta dalla curiosità di sapere, di capire cos’era successo veramente. La vita perfetta di Sarah è andata in pezzi il giorno in cui sua figlia Lydia è caduta dal balcone della casa dei nonni.
Sarah ha bisogno di allontanarsi da Londra, per respirare e per rimettere in sesto la sua famiglia. Così lei e il marito Angus vedono nell’eredità della nonna una possibilità: la casa del guardiano del faro, sulla piccolissima isola di Torran, a poca distanza da Skye. Un posto selvaggio, brullo, un luogo dove non li conosce nessuno, dove non saranno assillati da amici e parenti. Eppure è proprio qui che Kirstie dice quelle poche frasi: «Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io».

ice twins-le tazzine di yokoSarah comincia a tormentarsi. Le due gemelle erano assolutamente identiche tanto che i genitori le distinguevano solo per il loro modo di fare: Lydia più tranquilla, Kirstie più estroversa e allegra. E se si fossero sbagliati? Il ricordo di quel giorno continua a tormentarla e, come se non bastasse, il loro cane, il fedele Beany comincia a comportarsi con Kirstie esattamente come faceva con Lydia. I cani riescono sempre a riconoscere i gemelli dall’odore… Il lettore, così come Sarah, inizia a farsi domande: cos’è successo? Chi è la bambina? Le gemelle erano molto unite, avevano un loro linguaggio segreto, e spesso giocavano a scambiarsi nomi e identità per far ammattire i genitori. Un legame profondo e speciale quello tra Kirstie e Lydia che, a volte, facevano gli stessi sogni e sembravano avere gli stessi pensieri.
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