27 settembre 2015

Segnalazione di “Le Terre di Heimar”, un libro scritto a quattro mani

i like it sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anteprime
Buona sera cucchiaini,
un paio di mesi fa abbiamo messo in palio per il fan più attivo del mese una maglia con citazione ^_^
maglia le terre di heimar - le tazzine di yoko
Ebbene, la nostra Marika Vangone è risultata la più attiva del mese e dopo la ricerca di una maglia che le potesse piacere (io a girare per negozi a fare foto e lei a dire questa si e questa no via messenger xD) è venuta la domanda fatidica: “quale citazione hai scelto da farmi scrivere sulla maglia?”
Marika: “Kinoi neam ies ol, uhan orfir ona troned.
E io: “Eeeeeehh??”

Inizialmente non vi nascondo che ho pensato fosse uno scherzo xD invece nooo, è Heimariano! Marika, insieme a Lorenzo Brioschi, Rossella Nappo e Jessica Sanna ha scritto un libro fantasy ambientato in queste fantastiche Terre di Heimar e sono stati così accurati da inventarsi persino una lingua del luogo. Inutile dire che ormai la curiosità me l’hanno messe io DEVO leggere questo libro… e immagino che verrà anche a tutti coloro che guardandogliela indossare si chiederenno come me “ma che diavolo vuol dire?”.
nel piattino abbiamo:
love story 01 - compulsivamente lettrice - 6 ciambella romance sul blog letterario de le tazzine di yoko / fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko

le terre di Heimar - le tazzine di yokoLe Terre di Heimar

Marika Vangone, Lorenzo Brioschi, Rossella Nappo e Jessica Sanna
Self con CreateSpace (1 settembre 2015)
Pagine 310
€ 9,36 – € 2,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Cinque terre divise da secoli di lotte e conquiste, cinque terre che mai nessuno ha saputo riunire sotto una sola corona.
Helien, principessa di Dnal, ha da poco raggiunto i venti anni terrestri. Ha lunghi capelli viola e occhi castani molto profondi.
Il suo nome deriva dalla parole “Ien” “Hel”, che in heimariano vuol dire “La nostra rinascita”; Helien infatti sarà l’artefice del destino di tutta Heimar.
Helien non è solo una principessa ma anche la discendente diretta della prima ragazza del suo regno che delle sue terre portava il nome: Dnal .
A causa di questa discendenza di sangue la giovane principessa è vittima di una maledizione: ogni volta che la luce sfiora la sua pelle ella diviene una creatura deforme mai vista prima.

citazione le terre di heimarTra un grande amore e un principe vendicativo; tra castelli e lande gelate, con l’aiuto di un apprendista stregone e di una bambola capace di muoversi, Helien si circonderà dell’unica cosa di cui ha davvero bisogno: Affetto.
Riuscirà ad accettare l’altra parte di se , difendere la sua terra e la persona che ama?

Curiosi anche voi? ;)
Vi lascio un piccolo estratto per farvelo diventare ancora di più!
-Dobbiamo tentare. Due anni, nikaert. Abbiamo due anni per fare avanti e indietro tra i regni e cercare una soluzione. Dopo di che, se non avremo successo, sposerai Leoir. – disse abbracciandola.
-No, tu sei pazzo … io piuttosto mi ammazzo. – gridò lei divincolandosi dalla dolce stretta.
Turelyo le prese il viso tra le mani, gli occhi colmi d’amore sul punto di scoppiare in lacrime.
-Ascolta nikaert, io non voglio tu muoia. Io non permetterò che tu muoia. Cercherò ogni soluzione possibile,a qualunque costo,ma ti consegnerò io stesso a Leoir se non dovessimo farcela. – disse, dandole un leggero bacio.
-Mi consegneresti a quel mostro? – chiese lei , guardandolo truce.
-…Si. Lo farei. Lui ti terrebbe al sicuro … ti terrebbe viva.
QUALCHE INFO SUGLI AUTORI
Lorenzo Brioschi, nato nel 1996 a Segrate, studia al liceo classico sperando di iscriversi alla facoltà di psicologia. Appassionato di letteratura e cinematografia di critica sociale ed horror, nel tempo libero compone poesie e si dedica al cosplay che ama fare da quando era bambino sperando di migliorarsi ad ogni personaggio che interpreta. Le Terre di Heimar sono il primo testo a capitoli cui si è dedicato, l’ha scelto perche gli sembrava una storia da scrivere; perché aveva personaggi in cui si rifletteva e altri in cui riflettere se stesso. Questo progetto per lui è importante sia per l’opinione che ha di se e sia per le potenzialità che vuole fare emergere. Ai lettori vuole insegnare che anche se il futuro sembra già scritto, si ha sempre l’opportunità di fare qualcosa per cambiarlo ma che possiamo farlo una volta sola e dobbiamo essere quindi consapevoli delle nostre azioni e scelte. I suoi generi preferiti sono il Metal per i temi profondi che lo aiutano ad affrontare se stesso e ciò che lo circonda; la musica classica perché lo fa sentire calmo nei momenti peggiori. E il punk per i messaggi che ha cercato di lanciare in faccia a chi non ha ancora il coraggio di aprire gli occhi al mondo.

Marika Vangone, nata nel 1994 a Pompei, frequenta l’indirizzo di sociologia all’università di Salerno per incrementare le sue conoscenze e specializzarsi poi in psicologia criminale. Amante degli animali e della letteratura classica e non, spera un giorno di diventare una grande scrittrice in modo da fare uscire dalla sua testa tutti i mondi che ha creato. Ha già pubblicato Black Feather e Virus 472 con la Booksprint edizioni e partecipato a diverse raccolte di poesie sul suo territorio. Le Terre di Heimar rappresentano per lei una sfida dettata dal voler creare un nuovo mondo con lingua e religione propria. Si rispecchia nella protagonista Helien, con cui ha in comune la testa dura e il romanticismo, e spera con le sue parole di far capire alle persone che l’aspetto esteriore non conta e che non importa in quale casta sociale ti hanno messo: “Ciò che hai non determina cosa puoi fare”. Ama qualsiasi tipo di musica riesca a farla scriver, infatti non inizia a riempire una pagina se non ha trovato prima una canzone che sia in sintonia con quello che ha in testa. Heimar è importante per lei perché le ha fatto trovare l’amore e perché … sinceramente vorrebbe poterla visitare; pensa, infatti, che non sia lei a parlare di questi luoghi, di questi personaggi, ma siano loro che debbano dirle qualcosa d’importante. Lei è solo disposta ad ascoltare.

Jessica Sanna, nata ad Alghero nel 1995, lettrice accanita e amante delle storie d’amore, scrive da quando era bambina. Adesso studia lingue ma spera di diventare un architetto e realizzarsi; il suo più grande obiettivo è cercare costantemente di capire lo scopo della sua esistenza. Il messaggio che vuole dare con questo progetto è che “Per cambiare le cose non bisogna aspettare che siano gli altri a farlo ma esserne convinti e rimboccarsi le maniche. Tentare fino alla fine.”
Ascolta ogni tipo si musica a parte metal e hardcore perché la musica è la sua vita, infatti, fa tutto con le cuffie nelle orecchie in pratica: Studia, legge, scrive, fa sport … vive con la musica e se non può ascoltarla, canta perché solo così si sente bene e viva. Ha iniziato a scrivere Heimar perché si è innamorata della storia nel momento in cui stava leggendo il prologo e perché Vytra è tutto ciò che è e ciò che vorrebbe essere. Heimar è quel rifugio di cui si ha bisogno e crede che sia davvero importante per tutti.

Rossella Nappo, nata a Ottaviano nel 1997, ama le serie tv, leggere e studiare grossi tomi di storia. Le sue più grandi aspirazioni sono pubblicare un libro che insegni qualcosa e diventare qualcuno d’importante in campo storico. Ai suoi lettori vuole insegnare che bisogna lottare per ciò che è giusto, per cercare di cambiare in meglio il mondo e non farsi mettere i piedi in testa da quelli più potenti e forti, perché impegnandosi si vince sempre. Adora ascoltare la musica alternative rock perché è un genere che rispecchia la rabbia che dentro e perchè parla di ribellione. È musica in cui rispecchiarsi. Ha deciso di interessarsi al progetto Heimar per mettere in gioco le proprie capacità e trovare una spinta che l’aiutasse a buttarsi nel campo della pubblicazione.

SCRITTO DA Yoko

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