1 luglio 2015

Ssegnalazione a "Sophia – la terra delle fate -" di Julia King

i like it sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anteprime
Buona sera cuplovers!
Oggi, finalmente, vi presento un libro sulle fate.
Il popolo fatato mi ha sempre affascinata ed è difficile trovare libri, ben fatti, su questo tema… Che questo romanzo faccia al caso nostro?
nel piattino abbiamo:  fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko
Sophia- la terra delle fate-le tazzine di yoko

Sophia: La Terra delle Fate

Julia King
Selfpublished (14 febbraio 2015)
Pagine 252
€ 0,99 ebook

TRAMA DELL’EDITORE
Sophia, all’apparenza talentuosa cantante e chitarrista, scopre in verità di essere una ninfa dell’acqua e di appartenere a un mondo “altro” e parallelo al nostro. Catapultata contro la sua volontà dentro le vicende di Praghbury, cittadina anch’essa parallela, creata da un avo dello sciamano Leonard Kamata, Sophia fa la conoscenza di stregoni e di alchimisti della Confraternita di Ricerca di Praghbury (CRP): l’affettuosa Nina e le sue colleghe Wiccan; il timido e impacciato Winston, l’avvenente e misterioso Arthur.
L’avventura di Sophia inizia con la riscoperta di se stessa, con un’incombente minaccia sul piccolo villaggio di Praghbury, nuove amicizie e nuovi amori.

segnalazione: Sophia – la terra delle fate-


Vi lascio un breve estratto:
«Sophia, è ora.» le sussurrò con un sorriso beato.
Sophia rimase immobile per un po’, perplessa. «Cosa? Come fai a sapere il mio nome?»
«Vieni con me, Sophia. È ora.» ripeté e si mosse rapida verso il mare. Quella donna la guardò e sorrise, facendo segno di raggiungerla. Poi qualcosa di bizzarro accadde, la sconosciuta si tuffò tra le leggere onde e scomparve tra la schiuma bianca del mare. Sophia urlò e immerse le gambe nell’acqua gelida, inzuppandosi i jeans, poi vide altre persone camminare tranquillamente lungo la riva e pensò di avvicinarsi chiedendo aiuto.
«Ehi, voi! Una ragazza si è appena buttata in mare ed è sparita! Dobbiamo chiamare i soccorsi! Potrebbe annegare o morire assiderata!» gridò ad un’altra ragazza, bionda e dal fisico atletico.
«Sophia, finalmente c’incontriamo. Vieni con noi, lasciati trasportare dalle onde.» le rispose, sembrò non aver fatto caso alla sua agitazione. Era accompagnata da un’altra sconosciuta che le somigliava incredibilmente.
Quelle due ragazze dai lunghi capelli biondi si tuffarono e sparirono nell’acqua. Sophia aguzzò la vista ma erano sparite e lo spavento si fece strada dentro di lei.
«Cos’è? Una missione suicida?» esclamò e non fece in tempo a chiarire i suoi dubbi, che una ragazza col viso a pochi centimetri dal suo la fece sobbalzare di nuovo. Indossava un vestito bianco, aveva gli occhi grigi come quelli di un gatto e i capelli chiari che scendevano lisci come una cascata lungo la schiena. Sorrise e prese per mano Sophia.
«L’acqua è l’unico modo per arrivare al nostro popolo. È ora, Sophia. È ora di farne parte, sorella mia.»
La sua voce vellutata che veniva coperta dallo schianto delle onde sul bagnasciuga, le fece venire i brividi. “Tutte queste donne bellissime, la loro sparizione nell’acqua, il loro popolo … di quale popolo sta parlando?” si chiese, spaventata.
Sophia non riusciva a capire, e non ci avrebbe nemmeno provato. Sentì di dover correre via da quel branco di psicopatiche, raggiungere i suoi amici e dimenticare quello che aveva visto.
«No! Lasciami andare!» strillò e mollò la presa della sua mano. Corse più veloce che poté verso i suoi amici, con i polmoni che le scoppiavano. Quando li raggiunse, la guardarono tutti preoccupati chiedendo spiegazioni, ma la sua corsa l’aveva ridotta senza fiato.

Cosa ne pensate?
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