12 luglio 2015

Recensione a “Shadow. Le terre delle anime perse” di Sarah Fine

federica petroni  - le tazzine di yoko
Buona sera a tutti,
ho finito di leggere “Shadow. Le terre delle anime perse” di Sarah Fine, primo libro della serie urban fantasy “Guards of the shadowlands”, uscito per Mondadori nella collana Chrysalide a marzo 2015. Fa per voi se vi piacciono le storie originali e fantasiose, se siete amanti del fantasy arricchito con parti romance, se vi intriga e vi incuriosisce pensare a un luogo dove le anime finiscono oltre la vita fisica. 
nel piattino abbiamo:
paranormal croassant - le tazzine di yoko / romance ciambella - le tazzine di yoko / contemporaneo torta - le tazzine di yoko  / young adult 01 - compulsivamente lettrice - 9 biscotto young adult sul blog letterario de le tazzine di yoko

shadow. le terre delle anime perse di sarah fine-le tazzine di yokoShadow. Le terre delle anime perse

(Guards of the Shadowlands. Sanctum)
Sarah Fine
Edito da Mondadori Chrysalide (17 marzo 2015)
Pagine 382
€ 17,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Due amiche: Lela, diciassette anni e già un passato tormentato alle spalle, e Nadia che invece sembra avere avuto tutto. Così diverse eppure inseparabili tanto che quando Nadia misteriosamente si toglie la vita, Lela non può lasciarla andare. A costo di rinunciare alla propria anima deve riportare indietro Nadia, imprigionata all’inferno. Decide così di compiere il viaggio più difficile, di abbandonare il mondo terreno e scendere nella città delle tenebre: il regno del terrore e dell’oscurità infestato da creature demoniache e mostruose. Proprio quando il male sembra averla risucchiata, al suo fianco compare Malachi, il capitano delle guardie, sentinella delle anime perse. Una creatura buia come la notte ma dall’animo di fuoco, dalla bellezza penetrante e pericolosa. Capace di emanare sicurezza e incutere timore. Un alleato deciso a difenderla nel viaggio nella notte più profonda. Un guerriero destinato a cambiare il suo destino. Innamorarsi all’inferno è pericoloso…

RECENSIONE DI VALY:
Quattro tazzine e mezzo!
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mano insanguinata-le tazzine di yokoLela Santos è passata di famiglia in famiglia fin da bambina, ha vissuto con un padre affidatario che ha abusato di lei e che le ha fatto violenza continuamente, facendole tentare il suicido. Lela non è riuscita a togliersi la vita, ma dal momento in cui è stata salvata in poi, ha avuto visioni su una città sconfinata, protetta da ampi cancelli e da guardie minacciose, una città oscura dove una massa di anime si accalca sempre per entrare. Nadia è la sua migliore amica, l’unica che le ha insegnato a vedere la vita con uno sguardo positivo e che le ha dato la carica per impegnarsi nello studio ed essere ammessa in una scuola rispettosa. Quando Nadia improvvisamente si suicida, Lela cade in disperazione e non riesce a capire il motivo per cui la sua amica, in apparenza perfetta e felice, ha voluto morire; ha poi visioni di lei che entra nella città oscura, inseguita da esseri che si muovono a quattro zampe e che non sono per nulla amichevoli.

“Scappa, gridai. Ti prego, scappa, mormorai. Ma non mi sentiva. Percepivo il suo battito lento e regolare, ma i miei pensieri erano i miei e stavano andando in tilt. Sentii in maniera distinta la vocina stridula che gongolava: E’ perfetta. I muscoli mi facevano male da quanto mi sforzavo di farla scappare, ma era come muoversi nell’acqua.”
lela sarah fine-le tazzine di yoko

Dopo il funerale di Nadia, in un momento di debolezza e agitazione, la stessa Lela scivola e precipita giù da una scogliera, andando a sbattere contro rocce appuntite e morendo anch’essa. La ragazza si risveglia in una Campagna soleggiata, sdraiata sull’erba insieme a tante altre anime, tutte sollevate e felici, e ha una sensazione di pace mai provata prima che le fa intuire di aver raggiunto una sorta di paradiso o qualcosa di molto simile; nel frattempo ode anche il cigolio metallico dei cancelli della città dei suicidi che si erge nelle vicinanze e sapendo che Nadia si trova lì, ha il desiderio di entrare, trovare l’amica e portarla in salvo al di fuori di quel luogo tetro e infine chiederle scusa per non averla mai capita fino in fondo. 

malachi-le tazzine di yokoUna volta dentro, però, Lela viene subito catturata dalle guardie della città, tra cui vi è anche Malachi, il loro affascinante e pericoloso capitano, che la crede una Mazikin, ovvero una creatura ribelle e crudele che cerca di reclutare nuove anime perse per possederle con un particolare rituale e fargli abbracciare i suoi malvagi scopi di fuga dalla città. Lela spiega a Malachi e alle altre guardie che il suo unico scopo è quello di trovare la sua amica e farla uscire dalla città oscura e il capitano le dice subito che è una impresa impossibile per una serie di motivi, soprattutto perché è il Giudice al Tempio che decide le sorti di ciascuna anima suicida. Tra Malachi e Lela vi è una attrazione irresistibile che li vede pian piano legare sempre di più, fino a innamorarsi l’uno dell’altra pur sapendo che si tratta di una relazione impossibile.
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