8 giugno 2015

Anteprima: Un terremoto a Borgo Propizio

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Buona sera cuplovers!
Come sapete (se non lo sapete… lo scoprirete adesso) amo i romanzi contemporanei che narrano la vita di più personaggi, spesso ambientati in ridenti cittadine. La saga di Borgo Propizio è una di queste.
Dopo “Borgo Propizio” e, “E le stelle non stanno a guardare”, tornano le vicende del Borgo più delizioso d’Italia con “Un terremoto a Borgo Propizio“.
nel piattino abbiamo: contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko
Un terremoto a borgo propizio-le tazzine di yoko

Un terremoto a Borgo Propizio

Loredana Limone
Edito da Salani Editore (11 luglio 2015)
Pagine 388
€ 15,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Il cielo di Borgo Propizio è un mosaico di lapislazzuli e sotto quel mosaico va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte.
Cose belle il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente rode il fegato a fior di città d’arte.
Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orri­bilmente.
Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come se fosse il proprio, personale fallimento, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra.
L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti trovato a terra nella Viottola Scura non ha avuto un infarto scappando via, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. I segni di strangolamento non lasciano dubbi.
Chi può aver voluto la sua morte? Possibile che sia stata Dora, la ciarliera giornalaia, o Pancrazio, l’operoso erede della storica forneria? Forse qualcuno che si nasconde dietro una misteriosa azienda cinematografica, oppure una persona a cui il fu assessore alla Cultura voleva fare le scarpe? Il maresciallo Saltalamacchia non riesce a venirne a capo.
Un borgo come non lo abbiamo mai visto si palesa davanti ai nostri occhi in questo terzo capitolo della storia. Ma la grandezza di Borgo Propizio, l’intensità della sua luce, esistono proprio per la grandezza e l’intensità della sua ombra. E da lì si ricomincerà per ricostruire. Tutti insieme, come sempre.

Inutile dire che non vedo l’ora di leggerlo e che sono già in ansia… il nostro Borgo… ç_ç

Loredana Limone-le tazzine di yokoQUALCHE INFO SULL’AUTORE
Napoletana, milanese di adozione, dopo una decina di libri tra fiabe e gastronomia ha esordito nella narrativa con il primo libro Borgo Propizio (Guanda 2012 – TEA 2013) premiato con la menzione speciale al Premio Fellini 2012 è stato tradotto in Spagna, Germania, Bulgaria e prossimamente lo sarà in altri cinque paesi. Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa gastronomica Sapori Letterari di cui ha curato, partecipandovi, l’antologia omonima, con prefazione di Allan Bay.

SCRITTO DA Strega del Crepuscolo (Chiary)

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