7 maggio 2015

Recensione: “Perdonabile, imperdonabile” di Valérie Tong Cuong

Valerie Tong Cuong  - le tazzine di yoko
Buon giorno cuplovers!
Oggi vi parlo di “Perdonabile, imperdonabile” di Valérie Tong Cuong, un libro in grado di toccare le corde più profonde del nostro animo, un romanzo che parla di una famiglia dove tutti nascondo dei segreti.

Messi alla prova da un terribile incidente i segreti di ciascuno verranno a galla: riusciranno a superare la tempesta?
nel piattino abbiamo: contemporaneo 01 - compulsivamente lettrice - 8 torta contemporanei sul blog letterario de le tazzine di yoko

Perdonabile, imperdonabile -le tazzine di yokoPerdonabile, imperdonabile

(Pardonnable, impardonnable)
Valérie Tong Cuong
Edito da Salani (30 aprile 2015)
Pagine 301
€ 13,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
In un pomeriggio d’estate, Milo, dodici anni, corre con la sua bici lungo una strada di campagna. Una discesa ripida, una curva e il ragazzo cade. Ma l’incidente è grave, e mentre Milo lotta per sopravvivere, tutta la famiglia va in crisi: Milo non doveva trovarsi lì, cosa ci faceva su quella strada? Ognuno cerca di attribuire la colpa all’altro, ma la verità è che nessuno è innocente. In questo folle carosello, emergono poco a poco le menzogne, i rapporti di forza e i compromessi che agitano l’intera famiglia: i genitori Céleste e Lino, l’imperscrutabile nonna Jeanne e la giovane zia Marguerite. Basterà l’amore per Milo a tenerli uniti?

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine tondissime!
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Il perno di questo romanzo è la famiglia, in poche pagine, l’autrice ha saputo raccontarci una storia di incomprensioni, di amore, di lontananza, di riscatto e di perdono. Scritto con uno stile impeccabile, lo consiglio davvero a tutti gli amanti del genere.
 
Céleste e Lino sono in compagnia della nonna Jeanne quando il loro figlioletto, Milo, ha un terribile incidente. Invece di aiutarlo a fare i compiti, la giovane zia Marguerite l’ha portato a giocare, è bastato un attimo: una brutta caduta dalla bicicletta, il bambino ha battuto la testa ed ora è in ospedale, in coma.

L’autrice ha utilizzato differenti punti di vista: uno per ogni membro della famiglia, gestendoli al meglio, permettendo in questo modo al lettore di conoscere profondamente tutti i protagonisti.
Fin dall’inizio percepiamo l’antipatia, addirittura il rancore che Jeanne nutre per la figlia minore. Rancore che non comprendiamo appieno se non dopo molte pagine. Il marito di Jeanne l’abbandonò poco dopo la nascita della seconda figlia. Fu Céleste ad aiutare la madre a crescere la sorellina. Questo ha creato un rapporto molto stretto tra la madre e la figlia maggiore su cui la donna ha riversato tutto il suo amore, privandone la secondogenita.
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2 commenti

  1. neanche a me Valentina, ma credo che sia proprio un problema di amore per generi differenti il mio u_u _yoko

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