oggi vi parlo di “Higurashi no naku koro ni”, conosciuto anche come “When they cry”, un anime di genere seinen/ horror/piscologico/splatter/mistero di 26 episodi prodotto dallo studio Deen e trasmesso in Giappone tra il 4 aprile e il 26 settembre 2006. Si tratta della prima stagione, basata su una visual novel prodotta dalla 07th expansion che ha riscosso molto successo, a cui sono seguite poi la seconda stagione “Higurashi no naku koro ni kai” di 24 episodi, la terza stagione “Higurashi no naku koro ni rei” di 5 episodi e degli special.
L’anime si trova in giapponese con sottotitoli in italiano e per il suo contenuto non è adatto ai bambini (consigliato a un pubblico adulto).
Fa per voi se vi piacciono anime particolari e diversi, dove vi sono misteri indecifrabili, personaggi che impazziscono di colpo ed eventi tragici che si ripetono in più archi di episodi e che portano alla morte dei protagonisti. Imperdibile per gli amanti dell’horror/psicologico.
Higurashi no naku koro ni (When they cry)
TRAMALa storia vede come protagonista Keiichi Maebara giovane ragazzo appena trasferito con la sua famiglia ad Hinamizawa; grazie ai suoi ottimi voti a scuola e il suo carattere socievole riuscirà presto a diventare amico di un gruppo di ragazze con cui passerà parecchio tempo, anche al difuori della scuola, questo lo porterà a scoprire diverse storie legate al paese che saranno negate dalle sue amiche che sembreranno nascondere sempre di più qualcosa; ma sarà alla festa del Watanagashi, già famosa per le strane morti che si verificano ogni anno, che il nostro protagonista vedrà con i propri occhi qualcosa di terribile che lo farà sprofondare nel panico e lo metterà in diversi guai.
RECENSIONE DI VALY:
Una visione che decisamente sfora le 4 tazzine, non da cinque… ma da quattro e un po’.
La storia si svolge nel giugno del 1983 in un villaggio rurale immaginario di duemila abitanti. Il protagonista, Keiichi Maebara, si trasferisce ad Hinamizawa e fa amicizia con le sue compagne di classe Rena Ryugu, Mion Sonozaki, Rika Furude e Satoko Houjou, ignaro che il suo legame con loro avrà risvolti sanguinari. Keiichi partecipa alle attività del club del dopo-scuola e si sente a suo agio in compagnia delle nuove amiche, che sembrano così carine e tranquille. Hinamizawa pare un villaggio normale e pacifico, quasi noioso, almeno fino all’annuale Festival del Watanagashi, una celebrazione per ringraziare il Dio locale, Oyashiro. Keiichi scopre che il Watanagashi è una ricorrenza in grado di dare il via a una serie di terribili omicidi, infatti negli ultimi quattro anni una persona è stata uccisa e un’altra è scomparsa proprio il giorno del Festival e lui stesso diventa presto timoroso a causa di strani eventi e comportamenti che nota in giro.
La storia si divide in più archi narrativi e in ognuno di essi, Keiichi (o una delle sue amiche a turno) inizia a soffrire di paranoia (pensa di essere seguito e spiato) e commette un crimine, che consiste in uno o più omicidi. Al termine di ogni arco narrativo (che finisce sempre in tragedia), i protagonisti ricominciano da capo da vivi e non ricordano nulla delle azioni passate e di quello che è successo agli altri. Solo verso gli ultimi episodi, Keiichi e le sue amiche cominciano a ricordare gli avvenimenti degli archi precedenti (a capire di aver ucciso qualcuno o di essere stati uccisi), imparando da essi e la inquietante verità su Hinamizawa e il Watanagashi viene svelata.
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