10 marzo 2015

Recensione a “Peccati d’inverno” di Lisa Kleypas, terzo libro sulle zittelle

Buona sera cuplovers :)
continua la mia maratona di recensioni dei libri della Kleypas… ce la farò a rencensirli tutti, CE LA FARO’!

Oggi vi parlo del terzo libro della frizzante serie dedicata alle Audaci Zitelle: Peccati d’inverno. Seppur la coppia Annabell + Simon rimanga la mia preferita devo ammettere che Sebastian e Evie non se la cavano male ;)

nel piattino abbiamo: storico pasticcino - le tazzine di yoko / romance ciambella - le tazzine di yoko

Peccati d’inverno

(The Devil in Winter)
Lisa Kleypas
edito da Romanzi Mondadori (marzo 2010)
edito da Leggereditore (dicembre/gennaio 2013)
€ 10,00 cartaceo – ebook € 4,99
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TRAMA DELL’EDITORE
Evangeline Jenner è molto timida, e sarebbe anche molto ricca, se solo potesse entrare in possesso dell’eredità che le spetta. Pur di strapparla alle grinfie dei suoi disonesti parenti, è determinata a infrangere le convenzioni e a rivolgere allo scapolo impenitente Sebastian St Vincent la proposta più oltraggiosa di tutte: quella di matrimonio!
Trascorrere più di un minuto in compagnia del visconte rovinerebbe la reputazione di qualsiasi fanciulla, ma non quella di Evie, certa di non voler entrare nella sua collezione di cuori spezzati. Tanto riservata quanto testarda, Evangeline è pronta a sfidarlo: si concederà a lui solo quando saprà dimostrarle di essere fedele. Un patto col diavolo o una scommessa d’amore?

RECENSIONE DI YOKO:
Una lettura che decisamente sfora le 4 tazzine, non da cinque… ma da quattro e un po’

« Se puoi amarmi senza contraddizioni, non posso amarti anche io nello stesso modo? So chi sei. Penso che ognuno di noi conosca l’altro meglio di se stesso. Non osare mandarmi via, brutto v-v-vigliacco. Chi altri potrebbe amare le mie lentiggini? Chi altri si preoccuperebbe che i miei piedi non siano gelati? Chi altri si approfitterebbe di me nella sala da biliardo? »
Come al solito la scrittura della Kleypas è l’elemento base delle sue opere, quel modo di scrivere che ti cattura, che trasforma anche una storia banale in qualcosa che hai voglia di leggere.

Questo terzo appuntamento con le zitelle ci riporta nelle case da gioco in compagnia di un personaggio maschile alla Derek Craven, cinico e calcolatore. Ritroviamo persino il nostro Ivo Jenner (per la cui morte non nascondo di aver versato qualche lacrimuccia), ma in tutta sincerità non posso dire che raggiungiamo i livelli di “Sognando te” (che è uno dei miei due libri preferiti della Kleypas quindi ce ne vuoooole per sorpassarmelo) e tantomeno che questo sia il mio libro preferito della serie. Forse è proprio per via delle similitudini col romanzo di Derek e per la mia troppa aspettativa verso questo libro che non do le cinque tazzine, ma comunque la reputo una bellissima opera, intrigante e assolutamente ben scritta.

L’inizio, già preannunciato dal finale del precedente romanzo, vede la nostra Evie disposta finalmente a mostrare il suo lato intraprendente. La balbuzie e l’insicurezza sono sempre lì ma alla faccia delle scelte di Sebastian è lei ad imporsi, a voler stipulare un patto con lui che prevede il loro matrimonio come soluzione ad entrambi i loro problemi: lui otterrebbe finalmente i soldi che tanto gli mancano e lei riuscirebbe finalmente a scappare dal braccio di ferro degli zii per andare ad accudire il padre morente. Tutto perfetto, non fa una grinza, bene…anche per loro, quindi prendono e vanno a sposarsi.
Il viaggio è lungo, soprattutto scomodo ed i disagi non mancano, ma hanno finalmente l’occasione di soppesarsi e farsi un’idea sull’altro.
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