Intervista a Barbara Baraldi, il 20 gennaio il terzo e ultimo volume di Scarlett

Buongiorno cuplovers,
sono molto felice, oggi abbiamo con noi per la rubrica una bevuta in compagnia Barbara Baraldi, autrice italiana di talento.
Il 20 gennaio uscirà il capitolo conclusivo della sua trilogia urban fantasy nata con Scarlett. Io, personalmente, non vedo l’ora di averlo tra le manine

Barbara ha vinto numerosi premi letterari dal 2006 a oggi (tra cui il prestigioso Gran Giallo di Cattolica) e tra le sue pubblicazioni ricordiamo: nel 2010 Lullaby – La ninna nanna della morte (Castelvecchi) e Scarlett (Mondadori), Striges – La promessa immortale (Mondadori) nel 2013 e Striges la voce dell’ombra (Mondadori) nel 2014. Oltre a queste, Barbara ha pubblicato anche altri libri per Newton Compton, Delosbooks, Einaudi, PerdisaPop, Pavesio, Domino.

Iniziamo a conoscerla meglio, davanti a una invitante tazza calda…

Intervista a Barbara Baraldi A CURA DI VALY

• Ciao Barbara e benvenuta tra noi! Raccontaci qualcosa di te.
Be’… diciamo che sono una persona con una passione viscerale per la lettura e che ama raccontare storie. Ho iniziato a farlo per i miei fratelli quando erano piccoli per tenerli buoni e non ho più smesso.


• Per alcuni la scrittura è una via per rendere la realtà meno noiosa, per altri è un modo per sfogarsi, per altri ancora è una via per far arrivare al lettore un messaggio. Per te che cosa rappresenta?

Per me la narrazione è sempre stata essenziale, come respirare o… dormire. Sarà un caso che alcune idee alla base dei miei romanzi sono nate durante il dormiveglia?

• Da dove trai ispirazione per le tue storie?
Da tutto ciò che mi accade intorno. Può essere la strofa di una canzone, il frammento di un dialogo ascoltato durante un film o durante l’episodio di una serie televisiva, un racconto della nonna o una frase sentita per caso.


• In Scarlett, hai inserito l’elemento della band. Qual è il tuo rapporto con la musica e che cosa ascolti con maggiore piacere? Ti capita di usarla come sottofondo mentre scrivi?
Non scrivo mai senza una playlist in sottofondo. Sono appassionata della new wave londinese dei primi anni Ottanta, ma ho gusti musicali molto diversificati, e sono sempre alla ricerca di nuove band e di brani da ascoltare a ripetizione. A volte scoprire una canzone misconosciuta, magari sentita nella colonna sonora di un vecchio film è come trovare un tesoro. Un tempo collezionavo cd, ora colleziono… playlist di Spotify!


• Scrivi durante il giorno o la sera? Al chiuso o anche all’aperto? Come ti organizzi?
Durante la stesura di un romanzo mi impongo tempi e ritmi piuttosto ferrei. Mi alzo di buon’ora al mattino e di solito mi stacco dal mio portatile quando è ora di preparare il pranzo. Il vero problema, a volte, è il calo di zuccheri, ma rimedio con abbondanti scorte di cioccolato e di barrette ai cereali


• Hai mai avuto paura di non riuscire a finire una tua storia perché non sapevi come farla continuare?
Cerco di seguire la voce dei personaggi, e molto spesso sono loro a suggerire un modo per uscire da un empasse. Però nel cassetto ho qualche idea che ancora non è completamente sviluppata, forse proprio perché i personaggi non sono ancora pronti a far sentire la loro voce.