21 dicembre 2014

Recensione al film de Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate

caffettino time  sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica film
Buon giorno cuplovers!
Dopo un lungo viaggio durato tre film siamo finalmente giunti al termine delle avventure di Bilbo Baggins. Eccomi dunque a raccontarvi questo terzo e ultimo film:

Hobbit Locandina-le tazzine di yokoLo Hobbit – La battaglia delle cinque armate

REGIA DI Peter Jackson
TRATTO DAL LIBRO Lo Hobbit di Tolkien

Dove eravamo rimasti? I nani sono finalmente arrivati nella montagna e, dopo aver scoperto che Smaug è vivo e vegeto hanno scatenato la sua collera. Infuriato con gli abitanti di Pontelagolungo che hanno aiutato i nani, il possente drago si dirige verso la città. Inutile dire che …. Smaug è Smaug. Adoro i draghi e questo è davvero ben realizzato dal punto di vista grafico. *_*
Mentre il drago attacca la città gli abitanti cercano di fuggire, Tauriel aiuta Kili e le figlie di Bard a mettersi in salvo mentre il loro padre cerca di fermare il drago. Niente da dire, tutta la parte dove Smaug vola su Pontelagolungo è bellissima. Onestamente? Sapevo che il drago sarebbe morto e mi è dispiaciuto! Dopo aver sparso morte e distruzione, infine, Bard, in una scena veramente epica, mentre usa il figlio per poggiare sulla sua spalla l’ultimo dardo disponibile (la fattibilità del tutto rimane, per me, un pò vaga… come minimo gli ha segato la spalla a quel povero ragazzo) riesce ad uccidere il drago colpendolo con la famosa freccia nera. Gli abitanti di Pontelagolungo hanno perso tutto, raccolto quel poco che è sopravvissuto al fuoco si recano nell’unico posto dove possono trovare asilo: la montagna solitaria.

the-hobbit-battle-of-five-armies-Thranduil-le tazzine di yokoThorin e gli altri nani, Bilbo compreso, sono rimasti nella montagna. Il nuovo re della montagna è cambiato, è ossessionato dal tesoro e vuole trovare a tutti i costi l’arkengemma. Nello Hobbit, Tolkien anticipa diversi temi che gli sono cari tra qui le debolezze dei vari popoli, prima tra tutte: la cupidigia.

Bard guida i sopravvissuti fino alle porte della montagna, l’uomo vuole solo quello che gli è stato promesso: una parte del tesoro del drago in modo da poter ricostruire le loro case. Pretesa assolutamente legittima. Se un certo gruppo di nani non fosse andato a rompere le scatole a un certo povero drago, i cittadini di Pontelagolungo, non avrebbero perso le loro case e i loro cari. La caduta della montagna attira altri pretendenti alle ricchezze del drago, primo tra tutti re (quanto sono figo e power) Thranduil. Immagino che nessuno lo sopporti ma… in fin dei conti il re elfo rivuole le gemme elfiche che sono state razziate tempo prima da Smaug erano sue e le rivuole. Non ci vedo niente di male… che poi non abbia esattamente un bel modo di fare, su questo non ci piove.

Thorin rifiuta di cedere loro quello che aveva promesso e si rinchiude nel castello mentre attende l’arrivo degli eserciti dei nani in sua difesa. I suoi compagni anche se hanno dei dubbi, non lo dicono e gli lasciano fare quello che vuole! Solo Bilbo, tra tutti, ha il coraggio di dirgli quello che pensa.
Share:

Nessun commento

Posta un commento

© Le tazzine di Yoko | All rights reserved.
BOOKS AND A CUP OF TEA ...WHAT ELSE?